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È vero che il profeta Elia non morì mai?

È vero che il profeta Elia non morì mai?

Per la rubrica “Sorprendersi con Dio” , attraverso un appassionante racconto tratto dalla Bibbia, scopriremo episodi sorprendenti della vita del Profeta Elia, uomo che non morì mai…

La Bibbia è piena di racconti appassionanti. Oggi saliremo fin sul monte Carmelo dove, un uomo solo, l’ultimo dei sacerdoti rimasti fedeli a Dio, riconquisterà la fiducia di un popolo intero, sconfiggendo 450 profeti di una divinità fenicia. Sorprendente? Aspetta di leggere il racconto!

Devi sapere che ci fu un tempo molto triste, in cui tutti i sacerdoti avevano abbandonato Dio per convertirsi al culto di Baal, un dio sanguinario a cui venivano tributati sacrifici. Tutti tranne Elia. Sì, proprio il profeta che ricordiamo comparire “in una nuvoletta” nell’episodio della Trasfigurazione (Mt 17,1-8). Il suo nome venne usato per schernire Gesù sulla croce: «Vediamo se viene Elia a salvarlo!» (Mt 27,49). Ma chi era Elia? Anzitutto sappiamo che visse nove secoli prima di Cristo. E poi… che non morì mai. Sì, perché Elia fu trasportato in cielo da un carro di fuoco, sotto gli occhi increduli del suo allievo (2 Re 2,11). Una profezia lega il suo ritorno alla fine dei tempi: «prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore» (Malachia 4,5).

Ma a Elia, evidentemente, già piaceva giocare con il fuoco, perché lo troviamo qui, in cima al monte Carmelo, dove sfida un’orda di profeti di Baal ad accendere un olocausto, con la sola forza della preghiera. Vengono preparate due pire e, su ciascuna, viene adagiato un giovenco. I 450 profeti della divinità pagana si riuniscono attorno ad una pira. Davanti all’altra, c’è il profeta Elia da solo. La prova inizia, ma il fuoco non si accende. Elia sta a guardare e si burla dei propri avversari: «Gridate più forte a Baal, poiché egli è dio, ma forse sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si sia addormentato, e si risveglierà». Le invocazioni si fanno sempre più forti e i profeti, presi dalla frenesia, si percuotano con spade e lance (1Re 18,25-29). Sul calare della sera, stremati, cedono la spugna. È allora che Elìa invoca Dio: «Rispondimi, Signore, rispondimi, e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!». Improvvisamente dal cielo scende una colonna di fuoco che consuma non solo il giovenco, ma anche la legna e perfino le pietre su cui era adagiato. Ecco una dimostrazione sorprendente: un uomo solo (ma con Dio accanto) convince l’intero popolo di Israele ad abbandonare gli idoli e tornare alla fede nel vero Dio.

Anche noi abbiamo bisogno di meravigliarci e riscoprire Dio nella nostra vita quotidiana. L’appuntamento è su queste pagine tra sette giorni. Non perdere Il Corriere della Valle, perché ci sarà Sorprendersi con Dio!

Alessandro Ginotta

L’articolo è stato pubblicato su “Il Corriere della Valle”, n. 29 del 21 luglio 2022

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