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La musica nascosta nel mantello di Guadalupe

La musica nascosta nel mantello della Madonna di Guadalupe, tilma

Ieri ho trascorso una giornata intera in una libreria a Monza per parlare con i lettori del mio ultimo libro e… molti si sono sorpresi quando ho raccontato dell’affascinante melodia che la NASA ha ricavato dalle immagini scattate attraverso i propri telescopi spaziali. È impressionante l’armonia scritta nelle stelle.

Se vuoi saperne di più consulta questo link: https://www.sorprendersicondio.it/bigbang/

Anche oggi voglio parlarti di stelle, ma questa volta non scruteremo il cielo, ma un mantello. Quello della Vergine di Guadalupe.

Osservando il telo noteremo come sul velo azzurro che copre Maria siano disegnate delle stelle. Gli astronomi hanno verificato che la loro disposizione non è affatto casuale o “artistica”, bensì ricostruisce alla perfezione la mappa del cielo stellato visibile da Città del Messico nel giorno del solstizio di inverno. Periodo che coincide con le apparizioni della Vergine a Juan Diego Cuauhtlatoatzin ed alla comparsa miracolosa delle immagini sul suo mantello.

«Mio piccolo figlio, questi fiori saranno il segno per il Vescovo. Solo alla sua presenza aprirai la tilma e mostrerai ciò che porti», disse la Madonna a Juan Diego, che aveva avvolto nel proprio mantello delle rose di Castiglia sbocciate fuori stagione, nel bel mezzo di una pietraia, proprio lì, dove la Vergine aveva indicato. Fu così che, aprendo il manto davanti al Vescovo apparve il disegno della Madonna, con gli abiti coperti di stelle e ornati di fiori.    

Ma come quella delle stelle, anche la disposizione dei fiori sul manto non è affatto casuale, perché ricalca perfettamente la dislocazione dei vulcani del Messico. Quale significato è nascosto dietro a queste apparizioni? Ancora non ci è dato di conoscerlo. Il mantello è stato sottoposto a moltissimi studi, tutti concordi su un fatto: il tessuto non è stato dipinto dalla mano di un uomo. Abbiamo già visto come nelle pupille della Madonna si possano individuare immagini piccolissime, impossibili da replicare con un pennello, a maggior ragione con la tecnologia disponibile nel 1531. C’è di più: l’immagine non presenta traccia di pigmenti di origine vegetale, minerale o animale e la figura della Vergine è impressa direttamente sulla parte superficiale del tessuto, senza penetrare in profondità, come accadrebbe con un colore.

Ti stupirò ancora dicendoti che, congiungendo con delle linee i fiori e le stelle, si può ricavare la partitura di una musica: un’armonia perfetta composta da note celestiali. Qui potrai ascoltare le note: https://youtu.be/C5IBiO5OYQM

Impossibile non rimanere sorpresi vero? Come non riconoscere l’esistenza del trascendente, davanti a tante incredibili scoperte?

Alessandro Ginotta

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