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Le sorprese di Carlo Acutis

Le sorprese di Carlo Acutis

Mesi fa dedicai alcune puntate di questa rubrica a tre Miracoli Eucaristici avvenuti tra il 2006 ed il 20131. Le reliquie di questi fenomeni sono state inviate in laboratori di tre continenti diversi, ma l’esito delle indagini è stato sempre lo stesso: in tutti e tre i casi l’ostia si è trasformata in muscolo cardiaco. Per di più le analisi hanno confermato che il corpo da cui provengono le cellule rinvenute ha molto sofferto (era in agonia) e, di nuovo in tutti i casi, il gruppo sanguigno riscontrato è sempre lo stesso: AB. Il gruppo che abbiamo già trovato in altri Miracoli Eucaristici come quello di Lanciano, oltre che sulla Santa Sindone e sul Sudario di Oviedo. Già al tempo in cui ne scrissi provavo la netta sensazione che i tre eventi fossero intrinsecamente legati fra di loro. Ma mai e poi mai avrei pensato che a collegarli potesse essere l’intercessione del Beato Carlo Acutis! È la stessa Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, a raccontare di aver chiesto al figlio, in punto di morte, di intercedere affinché in tutto il mondo si verificassero altri miracoli simili a quello di Lanciano, perché tutti si potessero convincere della autentica presenza di Cristo nella Santa Eucarestia.

Pensa che il primo di questi miracoli è avvenuto appena 9 giorni dopo la morte di Carlo e, il secondo, si è verificato il 12 ottobre 2008, anniversario della morte del giovane beato. Non ho parole per esprimere quanto sono sorpreso!

Ma il fatto che voglio raccontarti oggi è un altro. Quando Carlo fu sepolto nella tomba di famiglia ad Assisi, tutto attorno vennero piantate delle rose bianche, rosa e rosse. La mamma di Carlo decise di raccogliere i petali caduti sulla tomba, conservarli per donarli a chi ne avesse avuto bisogno. Uno di questi petali venne spedito in Brasile, nello stato del Paranà. Il fatto incredibile è che questo petalo non appassisce, né si secca o si disfa, ma si mantiene vivo e in certi periodi, in particolar modo durante la stagione delle piogge, si ovalizza e bagna la superficie sulla quale viene appoggiato. Osservandolo al microscopio si scopre che le sue cellule sono vive, come se fossero ancora collegate alla rosa e la linfa potesse scorrere per nutrirlo.

Si deve notare che una complessa ricerca scientifica sui fiori recisi, che prende in esame enzimi, traspirazione e respirazione del petalo, sostiene che la massima durata di una rosa tagliata è di 2 settimane, purché venga immersa in un vaso con acqua pulita ed alla temperatura di 0-1 gradi centigradi. Altre condizioni di temperatura e umidità accorciano la durata del fiore.

Sorprendente vero? Carlo Acutis ci stupirà ancora.

1)
Miracolo Eucaristico di Tixtla, Messico, 22 ottobre 2006
Miracolo Eucaristico di Sokolka, Polonia, 12 ottobre 2008
Miracolo Eucaristico di Legnicka, Polonia, 24-25 dicembre 2013

Alessandro Ginotta
Tratto da Sorprendersi Con Dio, “Il petalo di Carlo Acutis”, Corriere della Valle, 23/05/2024 pag. 5


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