Vai al contenuto

L’elenco che rivoluzionò la storia dell’umanità intera!

Giuseppe, l’uomo che sapeva ascoltare

Per il commento di oggi mi sono lasciato ispirare dalle parole che l’Angelo sussurra all’orecchio di San Giuseppe: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa […] ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù» (cfr vv. 21-22). E, tutto a un tratto, un lungo elenco di nomi diventa una storia avvincente capace di rivoluzionare la storia dell’umanità intera!

Il mio in(solito) commento a:
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide (Mt 1,1-25)

Oggi voglio parlare con te di una figura straordinaria: San Giuseppe, il padre putativo di Gesù. Ma non voglio farlo in modo tradizionale. Ti porterò in un viaggio tra racconti meno noti, presi dalla letteratura apocrifa. Prima, però, lasciami fare una premessa importante, così siamo sulla stessa lunghezza d’onda.

Hai mai sentito parlare dei testi apocrifi? Il termine viene dal greco e significa “nascosto”. In ambito religioso, indica scritti che non sono stati inclusi nella Bibbia per prudenza, perché non si aveva la certezza assoluta della loro autenticità. Questo, però, non vuol dire che siano falsi o privi di valore. Anzi, sono pieni di dettagli affascinanti che hanno influenzato la nostra tradizione. Ti stupiresti, ad esempio, se ti dicessi che il bue e l’asinello del presepe non compaiono nei Vangeli canonici, ma proprio nei testi apocrifi? E lo stesso vale per il velo della Veronica o il nome del buon ladrone, Disma.

Ora, però, voglio raccontarti qualcosa su Giuseppe, l’uomo che Dio ha scelto per prendersi cura di Maria e Gesù. Iniziamo con una storia che mi ha sempre affascinato, tratta dal Vangelo dello Pseudo Matteo.

Immagina questa scena. Il sacerdote convoca tutti gli uomini non sposati e chiede loro di portare un bastone. Anche Giuseppe, un uomo anziano e umile, porta il suo, un po’ controvoglia. I bastoni vengono lasciati per una notte nel santo dei santi e, il giorno dopo, uno di loro si rivela speciale: dal bastone di Giuseppe esce una colomba bianca, che vola verso il cielo. Era il segno di Dio: Maria doveva essere affidata proprio a lui. Non trovi incredibile questa immagine?

Ma fare la volontà di Dio non è sempre facile, e Giuseppe lo sa bene. Quando torna a casa dopo mesi di lavoro e trova Maria incinta, il suo mondo crolla. È confuso, angosciato, non sa cosa pensare. Poi, una notte, un angelo gli appare in sogno e gli dice: “Giuseppe, non temere di prendere Maria con te. Quel bambino viene dallo Spirito Santo.” E qui Giuseppe fa qualcosa di straordinario: si fida, accetta, e riconosce i suoi dubbi come un errore. Si scusa con Maria e decide di abbracciare la missione che Dio gli ha affidato.

E tu? Quando ti trovi davanti a qualcosa di difficile da accettare, riesci a fidarti? Riesci a chiedere scusa quando sbagli? Io ci penso spesso, e devo dirti che non è mai semplice. Ma Giuseppe ci mostra che è proprio lì, in quell’atto di umiltà e apertura, che possiamo trovare pace e forza.

C’è un’altra domanda che voglio farti. Quante volte ti sei lamentato perché Dio non sembra ascoltarti? E quante volte, invece, sei stato tu a non ascoltarlo? Dio ci parla ogni giorno: attraverso la sua Parola, gli eventi della nostra vita, persino nella bellezza di un tramonto o nel silenzio di una notte stellata. Ma noi siamo così presi dal rumore intorno a noi che spesso non ce ne accorgiamo.

San Giuseppe ci insegna una cosa fondamentale: per ascoltare Dio, dobbiamo fare spazio nel nostro cuore, mettere a tacere il caos e le preoccupazioni. Lo so, non è facile. Viviamo in un mondo frenetico, dove tutto sembra urlare per attirare la nostra attenzione. Ma se riusciamo a fermarci, anche solo per un momento, possiamo sentire quella voce dolce e discreta che ci chiama.

Oggi, voglio lasciarti con questa sfida. Sei pronto ad ascoltare Dio? Sei disposto a lasciare che la sua voce trasformi la tua vita? Non è semplice, lo so. Ma credimi, ne vale la pena. Perché, proprio come Giuseppe, anche tu sei chiamato a qualcosa di grande. E se trovi il coraggio di dire “sì”, scoprirai che Dio può fare meraviglie attraverso di te.

#Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Natività” di Fra Angelico, affresco nel Museo di San Marco, cella num. 5

Sostieni labuonaparola.it


Se ti piace questo blog sostienilo. La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità.

Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!


Iscriviti alla newsletter di La buona Parola

Ricevi nella tua e-mail i commenti al Vangelo. È completamente gratis e potrai cancellarti in ogni momento

Iscriviti alla newsletter di La buona Parola

Iscriviti alla newsletter per ricevere i commenti al Vangelo ogni giorno nella tua e-mail. È gratis e potrai cancellarti in ogni momento

Continua a leggere