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Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo

Non lasciarlo chiuso tra le pagine. Vivilo. Respira il Vangelo. Perché se il Vangelo abita in te, allora lo sentirai premere da dentro, come una gioia incontenibile che trabocca. E a quel punto sarà impossibile tenerlo nascosto.

Il mio (in)solito commento a: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo” (Marco 16,9-15)

Sì, proprio tu. Non lasciarlo lì, tra i libri impolverati o sullo scaffale dei “buoni propositi”. Il Vangelo non è fatto per essere letto soltanto. È fatto per essere vissuto, mangiato, bevuto, respirato. È linfa, è ossigeno. E quando entra dentro di te… ti trasforma.

Hai presente quella sensazione di felicità così piena che non riesci a trattenere? Quella che ti fa sorridere anche solo passando accanto a uno sconosciuto? Ecco, quando Gesù ti entra nel cuore è proprio così. Ti senti bene. E vuoi che anche gli altri lo sappiano. Perché la felicità vera, quella che nasce dall’incontro con Lui, non si può trattenere: si dona, si irradia, si contagia.

San Francesco lo sapeva bene. Ai suoi frati diceva: “Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario, anche con le parole”. Non servono versetti a memoria, né discorsi altisonanti. Serve una vita vera. Una vita che parla da sola. Che parla di amore, di perdono, di speranza. Quella è la predica più bella.

Gesù ci chiama a questo. A diventare noi stessi Vangelo. Non lettori, ma pagine viventi. Scritte non con l’inchiostro, ma con le scelte di ogni giorno. Con i sorrisi, con i silenzi, con i gesti piccoli che profumano di cielo.

Nel momento in cui sta per lasciare la terra, il Risorto affida agli apostoli – e a noi – una missione che non ammette indugi: “Andate!” Non è un suggerimento. È un imperativo. È il cuore del Vangelo stesso che pulsa in questo invito: portatelo nel mondo, non tenetelo per voi!

Perché la fede non è un rifugio, non è una cosa da custodire gelosamente. È un dono da condividere. Non è “per me”, è per tutti. È apertura, è uscita, è vita che si moltiplica. La fede vera ti spinge fuori, ti mette in cammino. Ti chiede di mostrarti, non per fare proseliti, ma per accendere scintille nei cuori.

Non serve convincere. Serve testimoniare.

Se dici di essere cristiano e poi vivi come se Dio non ci fosse… non funziona. Ma se dici di esserlo e vivi da cristiano – con le tue fragilità, certo, ma con coerenza – allora sì che la tua vita parlerà da sola. E attirerà. Perché sarà luminosa, come una lanterna nella notte.

Allora preghiamolo, il Signore. Che ci renda trasparenti. Che ci renda “di Vangelo”. Che ci insegni la bellezza di una fede che non si impone, ma che si lascia guardare. E che, con dolcezza, apre le porte dei cuori.

Con quella santa curiosità che salva. #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Il discorso della montagna”, di Henrik Olrik, 1860, pala d’altare, Sankt Matthæus Kirke, Copenhagen, Denmark

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