Nel Vangelo che la Liturgia ci propone per il lunedì della Settimana Santa, c’è un profumo che non si dimentica. Ho immaginato Gesù… sì, proprio Lui… a passo di danza.
E ti porto con me nel mio (in)solito commento a:
“Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura” (Giovanni 12,1-11).
Luce e ombra si intrecciano come in un valzer struggente. Da una parte, la gioia: Gesù e Lazzaro sono di nuovo insieme a cena. La vita ha vinto la morte, l’amicizia ha fatto breccia sull’irreparabile. Ma, proprio lì, si affaccia l’ombra del tradimento: Giuda è presente, e dentro di lui si agita il rancore.
La musica continua. La luce non si arrende. Ed eccola, Maria. Sorella di Lazzaro, colei che aveva “scelto la parte migliore”, entra in scena con un gesto che lascia senza parole: prende trecento grammi di nardo purissimo, un profumo prezioso, e li versa sui piedi di Gesù. Poi li asciuga con i suoi capelli. E tutta la casa si riempie di quell’aroma.
Chiudi gli occhi un istante, prova a sentirlo anche tu, quel profumo. Sa di amore profondo, di gratitudine, di una fede che non ha bisogno di parole. Sai quanto valeva quell’olio? Quanto un anno di stipendio di un soldato romano. Con quella somma si poteva comprare uno schiavo. Ma Maria non bada al prezzo. Perché per lei Gesù vale più della vita stessa.
E io sono certo che, insieme a quel profumo, sui piedi del Maestro siano scese anche le sue lacrime. Perché quel gesto, così pieno di tenerezza, nasconde anche un presagio: quell’olio, lo si usava anche per ungere i corpi prima della sepoltura. La Passione è vicina. E la danza tra luce e ombra si fa sempre più intensa.
Maria e Gesù: una storia di lacrime e risurrezione. Lei lo vedrà piangere davanti alla tomba di Lazzaro. Sarà lei, poi, a piangere quando troverà vuoto il sepolcro del Maestro. Due pianti, due risurrezioni. E in mezzo, l’Amore.
Maria sarà la prima a vedere Gesù risorto. Sarà lei a correre ad annunciare: “Ho visto il Signore!”. La prima apostola della Pasqua. Quando tutti fuggono, lei resta. Quando Pietro rinnega, lei si fa presente. Quando sembra finita, lei sa che l’Amore non finisce. Mai.
Oggi, in questo brano, quel gesto di Maria ci accarezza ancora. Ci sussurra che esiste un amore capace di danzare anche sulle note più tristi della vita. Un amore che non misura, che si dona tutto. Un amore che profuma di risurrezione.
Allora, amico mio, lasciamoci coinvolgere anche noi in questo valzer. Perché ogni giorno, anche oggi, c’è qualcuno che versa il suo profumo sul mondo. Con un gesto d’amore, con un dono silenzioso, con la propria vita spesa per gli altri. E quel profumo… arriva fino al cielo #Santanotte
Alessandro Ginotta
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