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Maria: l’ultimo dono

Maria: l’ultimo dono

Chiudi gli occhi. Sei ai piedi di una croce. Il cielo si è fatto scuro, il vento taglia la pelle, l’aria sa di dolore e lacrime. Davanti a te, Gesù, il Dio-con-noi, è appeso al legno. Sta per esalare l’ultimo respiro. Ti tremano le gambe. È un momento che ferisce il cuore, ma proprio lì, nel buio più fitto, Lui compie il gesto più grande: ci affida il dono più prezioso… sua Madre.

Il mio (in)solito commento a:
“Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!” (Giovanni 19,25-27)

Due sguardi si incrociano: quello del Figlio morente e quello della Madre che soffre in silenzio. Ed ecco che, proprio lì, nasce un’alleanza nuova: Maria diventa Madre di tutta l’umanità. Madre tua. Madre mia.

La Vergine ha sempre camminato accanto a Gesù, dall’Annunciazione al Calvario. Ricordi? “Non temere, Maria” (Lc 1,30). Da quel momento non ha più conosciuto paura, ma solo una fede incrollabile, limpida, che custodiva nel cuore: “Maria custodiva tutte queste parole, meditandole in cuor suo” (Lc 2,19).

Quella fede è oggi uno dei doni più grandi che Maria ci offre. Neppure il dolore più atroce – perdere un figlio – ha potuto spegnerla. Maria sapeva che Gesù-uomo sarebbe stato ucciso dalla cattiveria dell’uomo, ma sapeva anche che Gesù-Dio, Gesù-Parola, non sarebbe morto. Così è rimasta accanto a Lui, amandolo fino alla fine. E lì, sotto la croce, ha accolto il dolore del Figlio e quello di tutta l’umanità.

“Donna, ecco tuo Figlio. Figlio, ecco tua Madre” (Gv 19,26-27). Da quel momento, ogni respiro tuo è accompagnato dallo sguardo di una Madre che non ti abbandona. Quello sguardo che saliva dalla croce fino a Gesù oggi si posa su di te. Ti sembra poco? È uno sguardo che ti impedisce di cedere alla disperazione, che ti ricorda che non sei mai solo, nemmeno nelle notti più oscure.

Maria non è lì per caso, ai piedi della croce. È lì per insegnarti a restare. Come il discepolo amato, anche tu sei chiamato a stare accanto a Lei e a Gesù. Il mistero pasquale non è solo croce, né solo risurrezione: è un passaggio, dalla morte alla vita, attraverso l’amore.

Allora, lasciati guardare da Maria. Lasciati attraversare da quello sguardo che ha visto la notte più buia e ha creduto nella luce. È uno sguardo che ti dice che sei amato, sempre. Che non sei mai solo. Perché accanto a te c’è Dio. Accanto a te c’è Maria #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il Trittico della Crocifissione è un dipinto del pittore fiammingo Rogier van der Weyden realizzato circa nel 1443-1445, e conservato nel Kunsthistorisches Museum a Vienna in Austria
Il Trittico della Crocifissione è un dipinto del pittore fiammingo Rogier van der Weyden realizzato circa nel 1443-1445, e conservato nel Kunsthistorisches Museum a Vienna in Austria

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