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Le parole più urgenti di Gesù

Le parole più urgenti di Gesù

Immagina. Stai per partire per un viaggio lunghissimo, forse senza ritorno. Hai un solo minuto. Solo uno, per salutare le persone che ami di più al mondo. Quelle che ti hanno accompagnato, sostenuto, riso e pianto con te. Cosa diresti? Quali sarebbero le parole che non potresti trattenere? Quelle che porti nel cuore e che sai di dover consegnare?

Il mio (in)solito commento a:
Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio (Marco 16,15-20)

Questo è esattamente ciò che ha fatto Gesù. Prima di salire al cielo, ha parlato ai suoi discepoli, ai suoi amici più cari. E non ha parlato di sé, ma di una missione: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (Marco 16,15).

Sono parole potenti, cariche di urgenza. Come un testamento spirituale. Parole che riecheggiano un’altra consegna, altrettanto profonda e definitiva: quella fatta dalla Croce, quando Gesù affidò Maria a Giovanni e, attraverso di lui, a tutti noi: “Ecco tua madre! Ecco tuo figlio!” (Giovanni 19,26-27).

Un legame indissolubile. Un’alleanza d’amore tra Dio e l’uomo. Dalla Croce e dal cielo, Gesù ci lascia due doni immensi: l’amore della sua Madre e la missione di portare la sua Parola. Non sono semplici richieste. Sono ponti verso il senso profondo della vita.

E adesso tocca a te. Perché Gesù non si è rivolto solo ai discepoli, ma a me, a te, a tutti. “Proclamare il Vangelo” non significa fare grandi discorsi. Significa viverlo, mostrarlo in ogni gesto, in ogni scelta, in ogni situazione. Sul lavoro, tra gli amici, ovunque. Significa dimostrare che esiste un’alternativa. Che possiamo scegliere la giustizia invece della corruzione, l’amore invece dell’indifferenza, la speranza invece della rassegnazione.

Non puoi restare fermo. Non puoi ignorarlo. Vivere il Vangelo vuol dire non lasciare nessuno indietro, non voltarti dall’altra parte. Vuol dire vivere con Gesù nel cuore. E quando lo fai, tutto cambia: la luce attorno a te, il sapore delle tue giornate, la forza con cui affronti ogni prova.

Allora, che aspetti? È il tuo momento. Prendi quel minuto e vivi come chi ha davvero incontrato il Vangelo. E lascia che il mondo se ne accorga. #Santanotte

Alessandro Ginotta

L’illustrazione di oggi è: “Ascensione del Signore”, Icona ortodossa, circa 1450 dC

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