Vai al contenuto

Il prezzo dell’inferno? Trenta monete d’argento!

Il prezzo dell'inferno? Trenta monete d'argento!

Il Paradiso è gratis. Ma l’inferno? Costa. E caro pure: trenta monete d’argento. Già, hai capito bene. Se l’amore di Dio è dono, il tradimento ha un prezzo. Salato. E tutto si gioca in uno dei momenti più drammatici della storia: «Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!» (Matteo 26,14-25).

Curioso, non trovi? La parola “Paradiso” nei Vangeli compare una sola volta. Proprio una. E non in un discorso tra angeli, né in una visione celestiale… ma nel dialogo tra Gesù e un ladro. Anzi, un condannato. Uno che, ai nostri occhi, sembrava ormai spacciato. Ed è lì, tra croci e insulti, che Gesù gli apre la porta del Cielo con una promessa che profuma di misericordia: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel Paradiso» (Luca 23,43).

Altro che giustizia umana. Dio scompiglia le carte. Mentre tutti stavano a guardare tre croci issate sul Calvario – due per i delinquenti e una per quel “sobillatore del popolo” – accade il miracolo: il dolore si trasforma in vittoria. La morte si piega alla vita. Sì, perché Dio è così: trasforma le sconfitte in rinascite, le lacrime in gioia, le croci in troni.

E il primo a entrare in Paradiso… è un ladro. Uno che, in fondo, non aveva nulla da offrire, se non una preghiera sussurrata col cuore: “Ricordati di me”. E sai qual è il bello? Quella semplice frase ha fatto breccia nel cuore di Dio. San Disma, il buon ladrone, con una sola preghiera ha fatto il colpo più grande della sua vita: ha rubato il Cielo.

Nel frattempo, proprio mentre l’umanità, cieca e confusa, si voltava dall’altra parte, Dio continuava ad amarci. Con ostinazione. Con passione. Con tutto Sé stesso. E anche oggi… anche oggi che magari preferiamo inseguire altri dèi – quelli fatti d’oro, di successo, di “like” – Dio resta lì. Accanto a noi. Anche se non lo sentiamo, anche se non lo cerchiamo. Aspetta solo che alziamo lo sguardo. Che smettiamo di cercare pagliuzze d’oro tra le polveri del mondo… per scoprire che il vero tesoro è sopra di noi. Là dove l’anima può finalmente respirare.

Ma capirlo… ah, capirlo non è facile. Siamo abituati a ragionare in termini di profitto, di scambio, di guadagno. E allora, quando leggiamo di Giuda che vende il suo Maestro per trenta monete, quasi ci viene da pensare: “Beh, in fondo… lo capisco”. Ma è proprio lì che sbagliamo. Perché l’amore – quello vero – non si pesa a chili né si conta a monete.

Quando il cuore si riempie di bramosia, non c’è più spazio per l’amore.
E quel vuoto, quel vuoto che resta… lo sappiamo bene, prima o poi si riempie di dolore: Giuda, dopo il suo tradimento, si ritrova solo. Schiacciato dal peso di ciò che ha fatto. E alla fine, il suo errore più grande non sarà stato il tradimento… ma il non aver creduto nella misericordia. Perché se solo avesse fatto come il buon ladrone, se solo avesse detto anche lui: “Ricordati di me”… avrebbe trovato anche lui un posto accanto a Gesù.

Vedi? Non ci si salva con le tasche piene, ma con il cuore aperto. La vita eterna è un dono. Ma non è scontata. Perché, anche se il Paradiso è gratis, ci vuole coraggio per sceglierlo. Ci vuole umiltà per chiedere perdono. Ci vuole fede per credere che Dio ci ama… ben più della propria stessa vita.

E allora lasciamoci sorprendere da questo amore. Perché se un ladro ha conquistato il Paradiso con una preghiera, forse anche noi, con un cuore sincero, possiamo bussare… e sentirci dire: “Oggi sarai con me”. #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Il tradimento di Giuda”, di Beato Angelico, 1437, affresco, Museo di San Marco, Firenze

Sostieni labuonaparola.it


Se ti piace questo blog sostienilo. La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità.

Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!


Iscriviti alla newsletter di La buona Parola

Ricevi ogni giorno il mio in(solito) commento nella tua e-mail. È gratis e potrai cancellarti in ogni momento

Iscriviti alla newsletter di La buona Parola

Ricevi ogni giorno il mio in(solito) commento nella tua e-mail. È gratis e potrai cancellarti in ogni momento

Continua a leggere