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Il Pane che sazia davvero

Il Pane che sazia davvero

Oggi ti porto con me sulle rive del lago di Tiberiade. Chiudi gli occhi un attimo: senti il fruscio delle foglie d’argento accarezzate dal vento? Guarda quei cespugli che danzano alla luce del sole. Un angolo di paradiso, dove la natura sembra sussurrare qualcosa di eterno. Ma, proprio lì, dove tutto parla di vita, esplode un paradosso: c’è fame. Fame di Dio.

Il mio in(solito) commento a:
Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo (Giovanni 6,30-35)

Sono le stesse folle che poco prima, sul monte, hanno mangiato a sazietà pane e pesci moltiplicati. Eppure ora hanno di nuovo fame. Non più di cibo… o forse sì? Una fame strana, che non si capisce bene. Perché loro, come noi, sono così abituati a pensare con la pancia, che quando l’anima grida… scambiamo il suo bisogno per un languore fisico.

E lì c’è Gesù. È davanti a loro, chiaro come il sole. Ma non lo vedono. “Quale segno ci dai, perché possiamo credere?” gli chiedono. Lo hanno visto moltiplicare pani, camminare sull’acqua, guarire malati… e ancora domandano prove. È come se avessero la vista offuscata. Hanno gli occhi aperti, ma il cuore chiuso.

Ecco, quante volte anche noi siamo così. Pieni di grazie ricevute, eppure sempre in cerca di un nuovo miracolo. E Lui, con una pazienza divina, ci risponde: “Non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo… è il Padre mio che vi dà il pane vero. Quello che dà la vita”.

Quel Pane ha un nome: Gesù. Non è un cibo che si consuma. È una Parola che si fa carne, entra dentro, ci trasforma… e non finisce mai. Sazia davvero, perché non nutre solo il corpo, ma l’anima.

E allora sì, Lui vuole scuoterci. Vuole strapparci di dosso la patina di indifferenza che ci impedisce di vedere i miracoli che accadono ogni giorno nella nostra vita: un incontro, una carezza, una parola giusta al momento giusto. Vuole aprirci gli occhi sull’infinito che ci abita. Ma noi, intrappolati nelle ansie quotidiane, rischiamo di scambiare quel richiamo eterno per una semplice voglia di qualcosa da sgranocchiare.

Ma oggi, proprio oggi, lasciati sorprendere. Ascolta quella fame diversa, quella che non si spegne mai… e seguila. Ti condurrà a Lui. Al solo Pane che non delude #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “La Comunione degli Apostoli”, di Luca Signorelli, 1512, olio su tela, 232×220 cm, Museo Diocesano di Cortona

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