Gesù ti ama, così come sei!

Ascolta. Sì, proprio tu! C’è una voce che sussurra dentro di te. La senti? No, non voltarti. Non viene da fuori. È lì, nel silenzio del tuo cuore. È Gesù. E ti sta chiamando adesso. Non domani. Non quando sarai “pronto”. Adesso. Queste parole che stai leggendo non sono un caso. Non sei capitato qui per sbaglio. Questo momento è per te. E dentro di te, lo sai. Lo senti.

Il mio in(solito) commento a:
“Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Matteo 9,9-13)

Sì, sono parole di Vangelo. Ma non sono lontane, non sono antiche. Sono vive. E parlano anche di te.

Sai chi era Matteo? Uno qualunque. Un uomo con una vita normale, forse perfino banale. Faceva l’esattore delle tasse… per i romani. Capisci? Lavorava per l’invasore. Era odiato. Un traditore, agli occhi di tanti. Eppure, proprio lui è stato scelto. Gesù non ha guardato il ruolo, il passato, la reputazione. Ha visto l’uomo. Ha visto il cuore. E lo ha chiamato. Con la stessa voce con cui oggi chiama te.

Perché a Lui non interessa la tua perfezione. Non ti chiede curriculum, né medaglie, né ferite nascoste. Lui ti vuole così come sei. Con le tue luci e le tue ombre. Con le tue domande, con le tue debolezze. Con la tua bellezza imperfetta.

Perché tu non sei un errore. Non sei da aggiustare. Sei una persona da amare.

Il Vangelo non è il club dei “bravi ragazzi”. È una casa aperta, spalancata, per chiunque abbia bisogno di misericordia. Per chi si sente fuori posto. Per chi ha paura. Per chi, forse, non crede più in nulla, nemmeno in sé stesso.

Eppure… sei qui. E Dio ti sta chiamando. Proprio adesso. Non ti chiede di cambiare tutto in un istante. Ti chiede solo di ascoltare. Di lasciare aperta, anche solo una fessura, la porta del cuore. Perché quando Lui entra, anche in punta di piedi… qualcosa inizia a cambiare.

Forse non lo noterai subito. Forse sembrerà tutto uguale. Ma dentro, nel profondo, una scintilla sarà accesa. Perché tu sei amato. E non devi più nasconderti. Tu vali. Sempre. Non dimenticarlo mai! #Santanotte

Alessandro Ginotta

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