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Meditazioni e preghiere
Dio ti offre tutto in cambio di niente!

Dio ti offre tutto in cambio di niente!

Certo che è davvero sorprendente la matematica di Dio… Ti offre tutto. In cambio di niente. E, come se non bastasse, rinuncia persino a tutto — anche per chi di noi, a Lui, ha voltato le spalle.

Il mio in(solito) commento a:
“Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta” (Luca 15,3-7)

Ti sei mai fermato a pensare a quanto sia “strano” Dio? È il più grande, l’Altissimo… eppure sceglie di farsi piccolo. Minuscolo. Si lascia fasciare, deporre in una mangiatoia, al freddo, tra la paglia. Ma come, Dio… proprio lì? Proprio così?

Sai una cosa? Più lo guardo, più mi rendo conto che Dio ragiona al contrario rispetto a noi. E per fortuna! Perché se fosse come noi, con i nostri conti, i nostri “te lo meriti” e i nostri “non è giusto”, chissà dove saremmo finiti.

Sì. Perché Lui non guarda le apparenze, ma il cuore. E il cuore dell’uomo lo si raggiunge solo abbassandosi, mettendosi all’altezza dello sguardo, della fatica, della ferita.

Mi sono chiesto tante volte: perché non hai scelto almeno una culla, Signore? Perché una mangiatoia, il posto del fieno, del nutrimento degli animali? E ogni volta, nel silenzio, mi sembra di ricevere la stessa risposta: “Perché anche tu capisca che la vera grandezza sta nell’amore che si dona. Sempre. Ovunque. Anche quando non è capito. Anche quando è rifiutato.”

La verità è che ci siamo sempre illusi di guardare il mondo nel modo giusto. Ma forse lo guardiamo solo dal lato comodo. Dio no. Lui lo osserva dalla parte di chi è caduto, di chi ha fame, di chi è escluso, deriso, dimenticato. E quando tu ed io siamo stati proprio lì… be’, Lui era già arrivato prima di noi.

Gesù non è venuto a far complimenti ai migliori, ma a cercare chi si sente perso. A sedersi alla tavola degli emarginati. A cenare con chi, secondo i “benpensanti”, avrebbe dovuto essere evitato. Perché Lui è il Pastore che, quando tu ti smarrisci, lascia tutto il resto e corre a cercarti. Anche nel deserto. Anche nel buio. Anche quando sei tu a non volerne sapere.

E quando ci allontaniamo — per distrazione, per rabbia, per stanchezza, per scelta — sai cosa fa? Non ci abbandona. Ci viene ancora più vicino. Ci cammina accanto. Ci prende per mano. Non importa quanto a fondo pensiamo di essere caduti: Lui c’è. Sempre. E non smetterà mai di cercarti.

Dio è così. Sceglie Betlemme, la Casa del Pane, per nascere. Sceglie di farsi Pane, per sfamarti. Sceglie di servire, invece che farsi servire. “Si alzò da tavola, depose le vesti… e cominciò a lavare i piedi ai discepoli” (Giovanni 13,4-5). E in ogni gesto c’è una carezza. Un richiamo. Un invito a tornare.

Questo è il cuore del Vangelo: beatitudini, servizio, tenerezza. Non giudizio, ma misericordia. Non condanna, ma amore. Un amore che non si spiega, si sperimenta. Un amore che non pretende, ma abbraccia.

Allora, lasciati raggiungere. Lasciati trovare. Perché anche se ti senti l’unica pecora smarrita, Lui ha già lasciato tutto per venirti a cercare #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è:
Il dipinto di oggi è: “Sacro Cuore ed Eucaristia” di Pietro Tedeschi, , 1780 circa, chiesa del Carmine, Imola

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