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Cambiare è semplice. Più di quanto tu creda

Cambiare è semplice. Più di quanto tu creda

Proprio come spezzare un pezzo di pane e portarlo alla bocca. Un gesto naturale, quotidiano, ma carico di significato. Perché quel pane, una volta mangiato, diventa parte di te. Ti nutre. Ti trasforma. Ed è così anche con la Parola. Basta accoglierla, lasciarla entrare. Farle spazio dentro, tra le pieghe del cuore e i pensieri del quotidiano. Permetterle di diventare carne della tua carne, respiro del tuo respiro.

Il mio in(solito) commento a:
“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo” (Giovanni 6,44-51)

Mangiare un pezzo di pane è il gesto più semplice del mondo. Eppure, in quel gesto si nasconde un mistero enorme. Perché quel pane, dentro di noi, si trasforma: diventa energia, forza, vita. Diventa noi.

Ora immagina un pane diverso. Un Pane con la P maiuscola. Un Pane che non solo nutre il corpo, ma sazia l’anima. Quel Pane è Gesù.

“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno” – ci dice. Ed è lì che il cielo incontra la terra. È lì che Dio si fa vicino, si fa toccare, si fa mangiare. Entra nella nostra vita in punta di piedi, ma con la forza dell’amore più grande. Si fa carne. Si fa uno di noi.

E allora accade qualcosa di straordinario: non siamo più noi ad avvicinarci a Lui. È Lui che entra in noi. Che abita in noi. Non più nei templi di pietra, ma nei cuori di carne. Sì, perché la vera casa di Dio siamo noi. È dentro di te che vuole vivere. È nelle tue giornate, nei tuoi affanni, nei tuoi silenzi. È lì che Lui si fa presente.

Il viaggio di Dio non si ferma al cielo. Scende. Cammina. E arriva fino al tuo cuore. Ma non per restare fermo. No. Entra per trasformarti. Entra per accendere la tua luce, per farti diventare parola viva. Entra perché tu possa portarlo dove ancora non è arrivato. In quelle case dove manca speranza, in quei volti dove manca pace.

Gesù non cerca spettatori. Cerca cuori che si lascino abitare. Mani che si sporchino di bene. Piedi che sappiano camminare controcorrente.

Vuoi sapere qual è il miracolo che desidera da te? Che la sua Parola diventi vita. Che scorra nelle tue vene. Che tu diventi il Vangelo che gli altri possano leggere. Niente di più. Ma anche niente di meno.

Ogni giorno, in ogni gesto, puoi scegliere: fare quello che è più comodo… o fare quello che è giusto.
Lì si gioca tutto. È lì che la tua vita può cambiare. E non serve aspettare anni. Basta un istante.

Pensa a Zaccheo. Un piccolo imbroglione, che per vedere Gesù si arrampica su un albero… e in quell’istante la sua vita si ribalta. Pensa al ladrone sulla croce: in un soffio diventa il primo santo della storia. Pensa a Saulo: da persecutore ad apostolo. Tutti trasformati da un solo incontro con Lui.

Allora, perché non tu? Qualsiasi cosa tu abbia fatto, ovunque tu sia adesso… puoi sempre tornare. Puoi sempre ricominciare. Lascia entrare Gesù nel tempio del tuo cuore. Lascialo vivere in te. E vedrai che quel tempio risorgerà. Non in tre giorni. In un attimo!

Perché cambiare è semplice, davvero. Come mangiare un pezzo di pane.
Basta accogliere Gesù, farlo entrare, lasciarlo abitare in te. E poi, non sarai più tu a vivere, ma Cristo vivrà in te (Galati 2,20) #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Gesù benedice il Pane e il Vino”, di Carlo Dolci, 1680, olio su rame, Museo del Louvre, Parigi

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