• La Buona Parola - il blog di Alessandro Ginotta
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Vuoi essere uno degli operai?

Vuoi essere uno degli operai?

Le spighe sono lì. Pronte. Maturate al sole della vita, aspettano mani coraggiose, piedi disposti a camminare, cuori aperti a scommettere sull’amore. Non serve chissà quale curriculum… serve solo qualcuno che abbia voglia di provarci davvero. E tu? Sei disposto a metterti in gioco?

Il mio in(solito) commento a:
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! (Matteo 9,32-38)

Perché, sì, è proprio adesso che Dio ti sta chiamando. Non a parole. Non con un megafono. Ma con quel senso d’inquietudine che senti dentro quando vedi un’ingiustizia. Con quella scintilla che ti scatta nel petto quando sai che potresti fare qualcosa… e senti che dovresti farla. Dio ti sta chiedendo di diventare le sue braccia. Di camminare con le sue gambe. Di essere quel volto che sorride anche quando tutto attorno tace.

Gesù non ti lascia fermo: ti invita a muoverti. Ti dice che la messe è tanta. Che le spighe sono pronte, ma mancano gli operai. E magari, uno di quegli operai potresti essere proprio tu.

Hai mai notato quanto bene ti fa fare del bene? È così. Quando ti spendi per gli altri, anche solo un po’, succede una magia: non sei tu che salvi loro… sono loro che salvano te. Lo sanno bene i volontari, i medici, gli infermieri, chi si impegna ogni giorno al servizio dei più fragili. Ma lo puoi sapere anche tu. Perché il cuore, quando ama, si accende.

Il punto è: in che mondo vuoi vivere? In uno fatto di apparenze, filtri, sorrisi di plastica e monologhi egoisti? O in uno in cui ci si guarda negli occhi, ci si ascolta davvero, ci si prende cura gli uni degli altri?

Troppo spesso vediamo persone che si rifugiano in un benessere che costa troppo. Che pur di stare “comodi” chiudono gli occhi davanti alle sofferenze. Troppo impegnate a rincorrere like, status e denaro, per accorgersi che accanto c’è qualcuno che sta crollando in silenzio.

E allora te lo chiedo io: riesci davvero a rimanere indifferente? A girarti dall’altra parte davanti a una mano tesa, uno sguardo che chiede aiuto, una storia che grida giustizia?

Io no. E scommetto che anche tu, se ti fermi un momento ad ascoltare quella voce dentro, non ci riesci.
Perché il cuore, il tuo cuore, è fatto per amare. Per donarsi. Per mettersi al servizio. E proprio in questo momento, Dio ti sta sussurrando: “Vai. Tocca a te. Non avere paura. Ti ho donato dei talenti, usali. Ti ho messo su questa terra per essere luce.”

Allora sì… la messe è davvero abbondante. E ora la domanda è: vuoi essere uno degli operai?

#Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Cristo il seminatore”, icona ortodossa

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