• La Buona Parola - il blog di Alessandro Ginotta
  • alessandro.ginotta@labuonaparola.it
Meditazioni e preghiere
Unità perfetta

Unità perfetta

Scoop: siamo eterni. Sì, hai letto bene. Eterni! Ci avevi mai pensato davvero? Se credi, se hai fede, allora non puoi non arrivare anche tu a questa conclusione. E ora ti porto con me, passo dopo passo, per scoprire insieme cosa significa davvero.

Questa riflessione nasce da un (in)solito commento al Vangelo di Giovanni (17,20-26), quello in cui Gesù prega perché “siano perfetti nell’unità”. Una preghiera che ci riguarda. Che ti riguarda.

Veniamo al mondo, viviamo, invecchiamo, moriamo. E poi? Fine della corsa? No. C’è ancora qualcosa, qualcosa di enorme, di meraviglioso: risorgiamo. Sì, proprio così: risorgiamo. E se saremo capaci di lasciarci abbracciare dal perdono di Dio, allora Lui ci accoglierà con Sé. In Paradiso. In una gioia che non ha fine. In questo senso, siamo davvero esseri eterni.

Ma aspetta… non è tutto qui. In questo brano, Gesù alza il tiro. Va oltre. Non solo ci promette la risurrezione.
Non solo ci spalanca le porte del Cielo. Ma dice di più: ci chiama a entrare a far parte di Lui. Sì, proprio così.
A fare parte di Dio. Eppure, pur diventando parte di questa unità divina, non perdiamo ciò che siamo. Resteremo noi stessi, con la nostra identità. Ti stai chiedendo “Com’è possibile?”. Me lo sono chiesto anch’io.

Qualche tempo fa, durante un convegno con la mia associazione di giornalisti e comunicatori cattolici, dopo il mio intervento ci siamo ritrovati attorno ai tavoli del refettorio del santuario per il pranzo. Accanto a me si siede il rettore del santuario. Un uomo di fede, di cultura, ma soprattutto di grande ascolto. Il pranzo era semplice, il clima rilassato. Così mi sono detto: “Ora gliela butto lì, la mia teoria… vediamo che ne pensa.”

Con un mezzo sorriso, gli dico: «Padre, non vorrei che mi cacciasse fuori da qui come un eretico… ma posso confidarle un pensiero?». Lui mi guarda curioso: «Prego, dimmi pure!». E allora gli espongo la mia idea.

«Provi a chiudere gli occhi ed immaginare il nulla. Sì, il nulla. Perché è lì che, oggi, incontreremo Dio. Nulla. Perché, prima del Big Bang, l’universo non esisteva. Non c’era la materia. Non esisteva lo spazio. E perfino il tempo non aveva ancora iniziato a scorrere. Dio. Il Creatore. Lui esisteva. E che faceva là, tutto solo? La risposta ce la offre San Giovanni evangelista: amava. Infatti “Dio è amore” (cfr. 1Gv 4,8).

Possiamo immaginare Dio come una sfera infinita che pulsa nel nulla. Un enorme globo d’amore. Pensate amici: l’amore di Dio era così grande, che non poteva fare altro che continuare a dilatarsi. L’amore cresceva e cresceva, a tal punto che, in un dato istante, questo amore così compresso ed infinito “ruppe gli argini” e fuoriuscì da sé stesso. L’amore, che è Dio, usciva da Dio e si espandeva: ecco l’universo nascere da un’esplosione d’amore!

Immaginiamo le scintille che fuoriescono dal fuoco di Dio. Scintille che si condensano in materia, creando il mondo così come lo conosciamo. L’universo intero: il cielo, la terra, l’uomo e tutte le creature. Adamo, Eva, animali, vegetali, minerali, esseri spirituali, tutto ha origine da qui: dallo sconfinato amore di Dio.

Ma Dio non poteva smettere di amare. Ora, che erano comparse le sue creature, potremmo dire che amava ancora di più. E così l’amore, continuando ad espandersi, uscì un’altra volta da Lui: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3,16). Ecco Gesù: generato dall’amore uscito da Dio e, contemporaneamente, parte di Dio.

Siamo polvere di stelle, polvere di Dio, amore vivo fatto dell’amore di Dio che vive in noi. Avevi mai pensato alla Creazione in questi termini». Trattenni il fiato ed attesi una sua risposta, quando il rettore mi disse semplicemente: «vai avanti». Così proseguii: «Siamo scintille di Dio. Fiammelle fuoriuscite dal fuoco del suo amore che si è condensato in materia creando l’universo. Mi piace pensare che, dopo la morte, queste scintille possano ritornare al fuoco di Dio dal quale sono scaturite: “perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi” (v. 21). E ancora “perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa” (cfr. v. 21). E poi: “Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità” (cfr. v. 23)».

Il rettore annuì. Poi ripetè: «vai avanti». Così io conclusi: «È come un movimento circolare: le scintille che brillano nell’angolo più remoto della nostra anima, residui di quell’esplosione d’amore che fu, come il big bang dell’universo, l’origine di ogni cosa. Ma quando la materia si “corrompe” e il nostro fisico muore, la nostra anima sopravvive alla morte, per entrare in quella comunione dei santi, citata anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica, che unisce tutti: “Poiché tutti i credenti formano un solo corpo, il bene degli uni è comunicato agli altri” (CCC 947). Una volta che ci saremo ricongiunti a Dio, manterremo la nostra individualità. Un po’ come la Santissima Trinità è composta da tre Persone diverse che sussistono contemporaneamente come Uno e come Trino, anche noi saremo contemporaneamente in Dio e, allo stesso tempo, saremo “altro da Dio”».

«Non è eretico – sentenziò il rettore (mimando scherzosamente il gesto di chi spegne un fiammifero) – anzi, è piuttosto cattolico». Poi mi incoraggiò: «Scrivi altri libri e, quando li avrai scritti, fammeli leggere». Nei suoi occhi vidi brillare una scintilla. #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Gloria di Sant’Andrea Corsini”, di Luca Giordano, 1682, olio su tela, 130 x 96 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze

Sostieni labuonaparola.it

 Se ti piace questo blog sostienilo.
La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità:





Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!


Iscriviti alla newsletter di La buona Parola

Ricevi ogni giorno i commenti al Vangelo direttamente nella tua e-mail. È gratis e potrai cancellarti in ogni momento!

Iscriviti alla newsletter di La buona Parola

Ricevi i commenti al Vangelo via e-mail, è completamente gratis e potrai cancellarti in ogni momento!

Continua a leggere