• La Buona Parola - il blog di Alessandro Ginotta
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Ogni nome è una storia. Anche la tua.

Ogni nome è una storia. Anche la tua.

Il Vangelo che la Liturgia ci consegna oggi, a una prima occhiata, sembrerebbe davvero una di quelle pagine che si è tentati di saltare. Un elenco lungo di nomi, tutti apparentemente uguali e apparentemente senza significato. Eppure… Vogliamo scommettere che questa pagina, anziché essere noiosa, si rivelerà una delle più emozionanti di tutta la Scrittura? Vieni con me, nel mio in(solito) commento a:

Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo (Mt 1,1-17)

Dimmi: ti sei mai chiesto che cosa si nasconda dietro quei nomi? Non parole. Non etichette. Ma vite vissute fino in fondo. Storie piene di luce e anche di qualche ombra (forse perfino più di quanto immaginiamo). Storie di cadute e ripartenze, proprio come la tua vita. Prendiamo giusto qualche esempio, così, come se stessimo sfogliando il nostro album di famiglia

Abramo. Un nome breve. Essenziale. Ma dietro… un’epopea. Abramo è l’uomo che parte senza sapere dove andrà. Lascia la sicurezza, la terra, le certezze. Si fida di una voce. Solo di quella. È l’uomo che accoglie tre viandanti nel deserto, offre acqua e pane, e scopre – senza saperlo – di aver aperto la porta alla Trinità. È l’amico che osa parlare con Dio, discutere, perfino mercanteggiare con Lui, quasi contrattare: “E se fossero cinquanta? Quaranta? Trenta? Dieci?” pur di salvare una città. È il padre che sale il monte con Isacco, con il cuore spezzato e la fede tremante, e scopre che Dio non chiede la morte, ma la fiducia. È l’uomo accompagnato dagli angeli, visitato, corretto, rialzato.

Dimmi: riesci a vedere quanta vita c’è dentro un solo nome? Hai ancora la convinzione che le genealogie siano noiose? Andiamo avanti.

Davide. Un ragazzo con una fionda. Un gigante da abbattere. Una fiducia ostinata. Davide è il re che danza davanti all’Arca, senza paura di sembrare ridicolo. È il poeta dei Salmi, la voce che canta e piange davanti a Dio. Ma Davide è anche l’uomo che cade. Che tradisce. Che sbaglia gravemente. Grande e fragile. Santo e peccatore. Davide è così umano da farci sentire a casa.

E poi c’è Salomone, suo figlio. Il re della sapienza. L’uomo che, potendo chiedere tutto, ci spiazza chiedendo (soltanto) un cuore capace di ascoltare. È colui che smaschera la menzogna con un gesto geniale: due madri, un bambino, una spada… e l’amore che rivela la verità. È il costruttore del Tempio, lo splendore di Gerusalemme. È l’uomo affascinato dalla regina di Saba, dalla bellezza, dal dialogo, dall’incontro. Eppure anche lui inciampa. Anche lui si perde. Anche lui dimentica l’essenziale.

E abbiamo solo sfiorato alcuni nomi. Ora voglio coinvolgerti davvero. Facciamo un esperimento, insieme.
Scegli un nome qualsiasi di questa genealogia. Sì, uno qualsiasi, magari proprio quello che conosci di meno. Apri la Bibbia. Usa l’indice analitico, segui i rimandi e scoprirai una storia viva, sorprendente, rocambolesca e a volte scomoda.

Noterai una cosa fondamentale: anche le persone che pensavi integerrime hanno sbagliato. Davide. Salomone. Abramo. Nessuno escluso. Anche tu. Anch’io. Soprattutto io. Tutti abbiamo delle macchie. Lati oscuri da farci perdonare. Tutti abbiamo commesso i nostri errori, le nostre dimenticanze…

Ed eccoci al cuore di tutto: ogni nome in quella genealogia è una storia. Ed anche la tua vita è una storia. Dio la conosce. La attraversa. La accoglie. La ama. Non importa da dove vieni. Non importa quante volte tu sia caduto. Conta solo questo: la tua disponibilità a crescere, a ricominciare, a non fermarti.

Per questo quella lunga sequenza di nomi non è affatto noiosa. È una rivoluzione silenziosa. È una dichiarazione d’amore che, passando per Gesù, attraversa i secoli e arriva fino a te.

E ora dimmi: cosa ne pensi? Sono riuscito a farti cambiare idea su questo lungo elenco di nomi? Aspetto la tua risposta; se vorrai la potrai condividere nei commenti #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “La Natività”, di Stefano Parrocel, 1739, olio su tela, cappella laterale Basilica di Santa Maria in Trastevere, Roma

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