La predica che non disse parola (ma la visse)

Immagina di camminare accanto a san Francesco. Il vento leggero dell’Umbria ti scompiglia i capelli, il sole filtra tra gli ulivi e tu, senza saperlo, stai per assistere a una predica che nessuno dimenticherà. Non una predica fatta di parole, ma di gesti semplici, umili, disarmanti.

Il mio (in)solito commento a:
«Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi» (Luca 9,1-6).

Sai una cosa? Noi siamo quelle pagine viventi di Vangelo che tutti possono leggere. Non serve un pulpito, non serve una cattedra, basta la vita di ogni giorno. Perché Gesù non ci chiede di essere eroi, ma uomini e donne autentici che, con il loro modo di amare, rendono visibile il Regno di Dio.

Ed ecco la scena. Francesco chiama accanto a sé frate Ginepro, un frate buono, ingenuo, senza studi. «Frate Ginepro, vieni, andiamo a predicare». Ginepro abbassa gli occhi: «Padre mio, ma io non so parlare!». Francesco sorride, insiste, e così partono.

Ti porto lì, con loro, per le strade polverose di una cittadina medievale. Li vedi? Camminano piano, pregano in silenzio davanti agli artigiani nelle botteghe. Sorridono ai bambini che corrono scalzi, accarezzano i malati, aiutano una donna curva a sollevare un’anfora colma d’acqua. Nessun discorso, nessuna parola altisonante. Solo amore che si fa gesto, carezza, presenza.

Dopo aver girato in lungo e in largo, Francesco si ferma: «Frate Ginepro, è ora di tornare al convento.» E Ginepro, confuso, domanda: «E la predica?». Francesco, con gli occhi che brillano, risponde: «L’abbiamo fatta, fratello mio, l’abbiamo fatta!».

Ed è lì che capisci tutto. Il Vangelo non è solo proclamato, è vissuto. Non è teoria, ma vita concreta che illumina. Le azioni, quando nascono dall’amore, gridano più forte di qualsiasi parola.

E allora ti chiedo: qual è il dono che Dio ha seminato in te? Non importa se ti sembra piccolo, insignificante. Nelle sue mani può diventare luce per qualcuno che oggi cammina al buio.

Ricordalo: ogni gesto buono che compi è già una predica, forse la più bella #Santanotte

Alessandro Ginotta

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