Ti annoi? Ne sei proprio sicuro? Chi avrebbe mai pensato che un semplice elenco di nomi potesse essere così ricco di significato? Eppure il Vangelo sa come sorprenderci, anche con i dettagli più apparentemente banali: ogni parola racchiude una potenza inspiegabile, capace di oltrepassare i confini della ragione e di toccare il cuore di Dio.
Il mio (stra)ordinario commento a: “Passò tutta la notte pregando e scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli.” (Luca 6,12-19)
Cosa mai ci potrà insegnare un elenco di nomi? Anzitutto, chiediti: li conosci davvero tutti? E dietro ogni nome c’è una storia, un racconto affascinante e ricco di significati. Ma prima di tutto c’è quel dettaglio cruciale: “Passò tutta la notte pregando”. Sì, anche Gesù pregava, e non solo una volta. Sfogliando i Vangeli, lo troviamo spesso in preghiera prima di compiere qualcosa di importante. Pensa al dialogo intimo tra Lui e il Padre, prima di scegliere le dodici persone destinate a seguirlo nel cammino terreno. Gesù, infatti, “andava in giro per città e villaggi, insegnando nelle sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e infermità. Vedendo le folle, ne provò compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore” (Matteo 9,35-36). Dio si è fatto uomo per ritrovare anche l’ultima delle pecore perdute.
Il Vangelo di oggi è un racconto di vite. Dietro ogni nome, un volto, una storia. Quello che sembra solo un elenco nasconde sorprese insospettabili.
Ma chi erano davvero questi apostoli?
“Simone, a cui diede anche il nome di Pietro” (Luca 6,14). Un pescatore dal carattere irruento, che Gesù volle come fondamento della sua Chiesa. Pietro, il primo Papa, destinato a morire martire a Roma sotto Nerone.
Sant’Andrea, suo fratello, anche lui pescatore e instancabile viaggiatore: dalla Scizia al Mar Nero, dall’Asia Minore fino a Bisanzio, dove fondò la Sede Episcopale.
San Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”, testimone di momenti cruciali e unico apostolo presente ai piedi della croce. Evangelista e autore dell’Apocalisse, morì vecchio a Efeso prendendosi cura della Vergine Maria. A proposito: sapevi che è stata ritrovata la sua casa proprio ad Efeso?
San Filippo, vicino a Gesù e animato dal desiderio di farlo conoscere al mondo, padre di quattro figlie con il dono della profezia.
San Bartolomeo, che, secondo la tradizione, si spinse fino in India, morendo scuoiato; il suo volto appare nell’affresco del Giudizio Universale di Michelangelo.
San Matteo, il pubblicano, esattore delle tasse che, all’invito di Gesù “seguimi”, lasciò tutto e lo seguì.
San Tommaso, noto per aver dubitato, ma che poi riconobbe il Risorto e predicò fino in India.
San Giacomo il Maggiore, il “figlio del tuono”, con il carattere impetuoso che lo avvicinava a Pietro e Giovanni.
San Simone, cugino di Gesù, longevo vescovo di Gerusalemme.
San Giuda Taddeo, patrono delle cause perse, che predicò tra Siria, Mesopotamia e Armenia. Hai bisogno di una grazia speciale? Rivolgiti a lui con fiducia. Sai che portava al collo un grande medaglione contenente un panno ripiegato su cui era raffigurato il volto di Gesù (leggende dicono che si trattasse della Sindone, il lenzuolo fisico che ne avvolse il corpo nel Sepolcro e che venne rintracciato proprio ad Edessa, dove il santo predicò).
Infine, Giuda Iscariota, l’apostolo che tradì Gesù, vendendolo per trenta monete d’argento, e che si tolse la vita colmo di rimorso.
Sorprendente, vero? Dietro ogni nome si nasconde un universo di storie. E sai una cosa? Tra quei dodici ci sei anche tu. Sì, proprio tu, che leggi. Perché anche tu sei chiamato a essere apostolo di Gesù, con il tuo modo di vivere, di scegliere, di agire. Concludo con le parole di San Paolo: “Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io” (1Corinzi 9,22-23). #Santanotte
Alessandro Ginotta
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