Sai qual è il capolavoro che Dio ha in mente? La tua vita! Sì, proprio la tua. Perché vali più di quanto immagini e hai tutto ciò che serve per cambiare non solo te stesso, ma anche il mondo che ti circonda. Basta rinunciare: chi si arrende ha già perso. Alzati, adesso. È il tuo momento di metterti in gioco.
Il mio in(solito) commento a:
Prese a mandarli (Mc 6,7-13)
Dio ha uno stile davvero unico, non trovi? Potrebbe risolvere tutto con uno schiocco delle dita. E invece no, vuole fare il lavoro “sporco” insieme a noi. Ci coinvolge, ci rende protagonisti. Prima manda i 12 apostoli, poi i 72 discepoli, sempre a due a due, nelle città.
E come li manda? Pronti solo con la fede. Niente comfort zone:
“Non prendete per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma calzate sandali e non portate due tuniche” (vv. 8-9).
Il messaggio è chiaro: porta a tutti la Parola di Dio. Ma sempre con stile. Quello di Gesù è gentile, mai forzato. Il Vangelo si propone, non si impone:
“In qualunque casa entriate, dite: ‘Pace a questa casa!’. Se c’è un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti tornerà a voi” (vv. 5,6).
Qualcuno ti ascolterà, qualcuno no. Magari ti ignoreranno o ti cacceranno. Fa parte del gioco. Il punto è non perdere mai la pazienza e non rispondere male:
“Se in qualche luogo non vi accogliessero, scuotete la polvere sotto i piedi come testimonianza per loro” (Mc 6,11).
Gesù è generoso, non risparmia semi. Li sparge ovunque: anche tra le rocce e le spine, là dove sembra impossibile che attecchiscano. Perché il suo sogno è immenso: anche un granello di senape, se trova la forza di crescere, può cambiare tutto.
E noi? Siamo chiamati proprio come i discepoli. Bussare a porte chiuse, sperando in un sorriso accogliente. Portare luce con il nostro esempio. Sì, hai capito bene: ogni tua parola, ogni gesto può essere seme buono. Sei una pagina vivente del Vangelo.
Siamo terra e seminatori. E se Dio vorrà, saremo anche frutto. Le spighe aspettano qualcuno pronto a sporcarsi le mani, a dissotterrare i propri talenti.
Sei tu quella persona? Sì, parlo proprio con te che stai leggendo. Sei pronto a fare della tua vita un capolavoro? A essere seme? Te la senti di diventare una pagina vivente del Vangelo?
#Santanotte
Alessandro Ginotta

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