• La Buona Parola - il blog di Alessandro Ginotta
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Prima che il gallo canti. Il tradimento

Il commento riflette su tre tradimenti durante l’Ultima Cena e le loro conseguenze. Giuda, che detiene la cassa comune, tradisce con disperazione e senza pentimento. Pietro nega Gesù, ma poi accoglie il suo perdono e amore. Gli apostoli abbandonano Gesù, riconoscendo l’errore in seguito. Questo invito al pentimento e alla speranza nel perdono di Dio esorta a non rifiutare il suo amore, come fece Giuda Iscariota, focalizzandoci piuttosto sulla redenzione offerta come quella accettata da Pietro.

Un valzer con Gesù

Un gesto, senza misura, che ci parla di un’altra esperienza smisurata. Per il brano di Vangelo che la Liturgia propone per il lunedì della Settimana Santa ho immaginato un Gesù… a passo di danza Il mio in(solito) commento a:Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura (Giovanni 12,1-11) Luce e tenebre si intrecciano reciprocamente in una […]

Dalle stelle alle stalle

Il proverbio “dalle stelle alle stalle” cattura l’essenza del Vangelo, descrivendo l’umile nascita e la sofferenza di Gesù, che, pur essendo divino, vive tra gli emarginati. Simboleggia l’amore gratuito di Dio e l’invito a vedere il mondo con occhi di misericordia, ribaltando la prospettiva umana con la speranza della risurrezione.

Cambiamo prospettiva: saliamo sulla Croce!

Attraverso un’immedesimazione nella passione di Gesù, il commento sottolinea come la crocifissione sia l’espressione dell’amore incontenibile di Dio. Cita il riflesso di questo atto nei nostri peccati quotidiani, ma enfatizza il perdono divino. La morte sulla croce sfocia nella Risurrezione, simbolo di speranza e amore eterno che accompagna ancor oggi la vita di ogni individuo.

Perché esiste il male nel mondo?

La sofferenza e il male mondano sono interpretati come conseguenze del peccato originale e della scelta del demonio che hanno rovinato l’armonia cosmica. L’autore delibera su tali questioni tramite la meditazione e la fede, indicando che Dio, attraverso la sofferenza di Cristo, offre una via di salvezza e la possibilità di unirsi a Lui nella sofferenza, pur non comprendendo pienamente il mistero divino. Il male, per l’autore, è assenza di amore e scelta consapevole di allontanarsi da Dio.

La parabola del padre buono

Questo commento, scritto poche ore dopo essere diventato papà, deve aver toccato i cuori di molti, perché è stato pubblicato da un periodico cattolico e molti stralci sono stati ripresi perfino da Avvenire con mia grande gioia e sorpresa. Vediamo di che si tratta: Padre. Per capire davvero che cosa voglia dire per Dio, amarci, ho dovuto sperimentare la paternità. […]

L’amore? Muove ogni cosa!

“L’amor che move il sole e l’altre stelle” (Paradiso, XXXIII, v. 145) è l’ultimo verso del Paradiso e della Divina Commedia di Dante Alighieri. Il Sommo Poeta aveva visto giusto: è l’amore che muove ogni cosa. Il mio in(solito) commento a:Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno (Giovanni 8,51-59) Noi siamo qui, ora, per un gesto […]

Siamo schiavi di una libertà che ci incatena?

Questo brano di Vangelo ci parla di alcuni giudei che, pur essendo schiavi di una fede ottusa, si ritenevano liberi; ma quella falsa libertà metteva soltanto loro catene ai polsi. Il mio in(solito) commento a:Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero (Giovanni 8,31-42) Qualche volta scegliamo una libertà che ci incatena… un po’ come accade a questi Giudei. […]

Sai credere nei sogni?

Credere nei sogni: no, non è (solo) una di quelle frasi che troviamo nell’incarto di qualche cioccolatino, ma è una capacità fondamentale per la nostra vita Il mio in(solito) commento a:Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore (Matteo 1,16.18-21.24) Hai mai notato che nei dipinti San Giuseppe viene spesso rappresentato con uno stelo di fiori in mano? Un’antica […]