• La Buona Parola - il blog di Alessandro Ginotta
  • alessandro.ginotta@labuonaparola.it

Perché non riconosciamo Gesù?

Un Dio che non potremmo capire, scende in mezzo a noi, prendendo sembianze umane per meglio interagire e per evitare che, la paura del soprannaturale, che non capiamo, ci spaventi a tal punto da non riuscire a comunicare con Lui. Un Dio che vuole “accorciare le distanze” tra il cielo e l’uomo. Un Dio che arriverà al punto di incarnarsi in […]

Dio non è morto!

Siamo troppo pessimisti: un po’ come accadde ai discepoli di Emmaus siamo tentati di credere che tutto sia finito, che Dio sia morto. Invece Egli è qui, più vivo che mai, e interagisce con la nostra vita molto di più di quanto lo riteniamo. Il mio in(solito) commento a:Riconobbero Gesù nello spezzare il pane (Lc 24,13-35) Tutto è finito. O […]

C’è vita dopo la morte?

Dedicato a chi soffre, per la perdita di una persona cara Il mio in(solito) commento a:Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose (Giovanni 20,11-18) Seguiamo anche noi, Maria Maddalena, mentre tenta timidamente di affacciarsi alla porta del luogo dove è stato sepolto Gesù. Ascoltiamo anche noi l’Angelo domandare: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» (v. 15). E’ così. […]

Non permettere che ti rubino Gesù!

Credere mette le ali ai piedi, al contrario, negare l’esistenza di Dio, fa di noi dei prigionieri dell’immanente, incapaci di trovare appagamento nell’infinità del trascendente. Il mio in(solito) commento a:Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno (Matteo 28,8-15) È come correre sulla carta vetrata. Un brano in cui due sensazioni opposte si toccano: da […]

Stai davvero aspettando Gesù?

Perché le cose più belle, non si vedono e non si toccano, ma si sentono. Proprio come l’amore. Proprio come Dio Il mio in(solito) commento a:Egli doveva risuscitare dai morti (Giovanni 20,1-9) Fino a che punto abbiamo davvero compreso il messaggio del Vangelo? Quando proprio non si può più far nulla, quando il mondo ci presenta un destino che appare […]

Edizione straordinaria: Gesù è Risorto!

Alessandro Ginotta riflette sulle opere d’arte di Andrea Mantegna che illustrano il Cristo morto e la sua risurrezione. Il Crocifisso sul tavolo appare tonico, quasi pronto a sollevarsi, come confermato dal disegno preparatorio di Mantegna. Quest’arte diviene narratrice del Vangelo, invitando tutti a diventare testimoni viventi della fede, in gradi di vedere oltre la morte verso la luce della resurrezione. Ginotta augura coraggio e speranza per Pasqua.

A che serve disperarsi?

Nel commento al Vangelo della Passione, viene esplorata la natura umana tramite le figure di Pietro e Giuda, simboli di fragilità e disperazione rispettivamente. Pietro nega Cristo, ma il suo pentimento lo riavvicina a Dio. Diversamente, Giuda s’abbandona alla disperazione, perdendo ogni speranza. Si enfatizza l’importanza di non disperare e mantenere la fede in Dio, la vera luce nelle tenebre.

Perché Gesù lava i piedi ai discepoli?

Un viaggio nello spazio e nel tempo ci porta al primo atto di Eucarestia, dove Gesù si umilia a lavare i piedi ai suoi discepoli, incluso Giuda. In questo gesto, si insegna l’amore e il servizio disinteressato. La brocca d’acqua diviene simbolo del servizio e dell’amore che supera il tempo ed è presente ancora oggi, chiamandoci a seguirla nell’amore reciproco, testimoniando valori puri e genuini con gesti di carità e fedeltà alla Parola.

L’inferno? Costa 30 monete d’argento!

Il Paradiso, offerto gratuitamente dal Cristo al buon ladrone, contrasta con il tradimento di Giuda, che per 30 monete d’argento, perdette la sua anima. Mentre il buon ladrone entra nel regno dei cieli con una semplice supplica, Giuda cede alla disperazione. L’autore riflette sul valore profondo dell’amore e della salvezza rispetto al materialismo, sottolineando che Dio è con noi, nonostante la nostra tendenza a privilegiare i beni di questo mondo.