
Un miracolo smisurato!
Hai mai desiderato spostare una montagna? No, non sto scherzando. Gesù ci sprona proprio a questo: a desiderare di compiere l’impossibile. Perché la fede che Lui ci chiede non è una semplice convinzione, ma una forza travolgente, rivoluzionaria, capace di agire dentro di noi e di trasformare anche ciò che fuori di noi sembra immutabile.
Il mio in(solito) commento a:
“Alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla” (Matteo 14,13-21)
Ma dai, Gesù! Davvero pensi che “cinque pani e due pesci” possano bastare? Lo pensa Filippo, il più pratico del gruppo, che già fa due conti in tasca per capire quanti soldi servirebbero a sfamare cinquemila persone. Lo pensa Andrea, che di pesci se ne intende, e sa bene che con due esemplari non si va lontano. E, se siamo onesti, lo pensiamo anche noi. Quante volte ci siamo detti: “Non basta”? Quante volte abbiamo misurato la realtà con il metro della nostra logica?
Eppure, questo brano, che abbiamo letto e ascoltato decine di volte, ci sorprende ogni volta che proviamo a entrarci dentro con la fantasia. Immagina di essere lì, in mezzo alla folla, sotto il sole cocente, con la sabbia che si infila tra i calzari e il vento che scompiglia le tuniche. Anche tu, come Filippo e Andrea, penseresti che cinque pani e due pesci non possano bastare. Ma… se solo avessimo fede… sapremmo che, con la fede, si possono spostare perfino le montagne! (Marco 11,22-24)
Ora ti porto via da quella folla e ti accompagno dall’altra parte dello specchio. Torniamo a casa nostra, tra le stanze delle nostre giornate, lì dove si accumulano i problemi, le malattie, le fatiche, ma anche qualche gioia che ci strappa un sorriso. Ecco, proprio lì Gesù ci ripete lo stesso invito: “Abbi fede”.
Ci sprona a desiderare l’impossibile. Perché la fede non si piega davanti alle evidenze, non si arrende ai numeri, non si lascia imprigionare dalla realtà. La fede vera è una forza che scardina i nostri limiti, che ci fa alzare lo sguardo oltre, che ci insegna a credere in un Dio che ama sorprenderci.
E se avremo il coraggio di fidarci, scopriremo che quei cinque pani e quei due pesci non solo basteranno, ma avanzeranno. Dodici ceste piene di avanzi! (Matteo 14,20) Perché quando Dio interviene, lo fa sempre con generosità sovrabbondante. Lui non si ferma a calcolare se basta o non basta. Lui sa che basta. Sa che avanzerà.
Ecco cosa ci chiede Gesù: di liberarci dai nostri schemi stretti, di smettere di fare conti e previsioni, di alzare gli occhi e contemplare la vastità del cielo. Perché è lì che troveremo la misura di Dio: una misura che non misura. Una misura che trabocca, che supera, che esagera. E ci invita a lasciarci portare dal soffio dello Spirito Santo, che “soffia dove vuole e quando vuole” (Giovanni 3,8).
Se anche solo un pizzico di questa fede attecchirà nel nostro cuore, scopriremo che le montagne si spostano davvero #Santanotte
Alessandro Ginotta

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