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San Vincenzo: Annunziata Bagarella Rigon ci ha lasciato

“Carissimi, sento il dovere di informare tutti voi che questa notte la cara Annunziata Bagarella Rigon ci ha lasciato, una preghiera per Lei e un abbraccio alla famiglia”. Con queste parole, il Presidente della Federazione nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli, Antonio Gianfico, ha annunciato la scomparsa della consorella, che per tanti anni è stata responsabile del Settore Solidarietà e Gemellaggi nel mondo dell’Associazione.

“In questo triste momento – scrive il Presidente Gianfico in una lettera – vorrei poter stare vicino ai suoi familiari, poterli abbracciare, e soprattutto vorrei poter dare ad Annunziata un saluto, partecipando fisicamente alla celebrazione. Purtroppo mi è impedito dalle disposizioni per l’emergenza in atto. Mi viene da pensare che Annunziata abbia scelto proprio questo momento per concludere la sua vita terrena nella semplicità che l’ha caratterizzata, nel testimoniare che si può stare anche da lontano vicini agli altri. Sono certo che tutti i vincenziani che l’hanno conosciuta e amata stanno pregando per lei. Nel suo ricordo, per l’esempio che ci lascia, conserviamo per i più deboli tutti gli abbracci che avremmo voluto dare a lei”.

“Stringiamoci – conclude – tutti idealmente intorno alla sua famiglia pregando per lei, unendoci domani mattina alle 7.15 nella recita dell’eterno riposo durante la Santa Messa che l’accompagnerà alla Casa del Signore. Vi abbraccio tutti”

Tra i tanti messaggi di affetto e vicinanza ricevuti oggi abbiamo estrapolato questo ricordo del fratello: “Annunziata non ha mai avuto l’illusione che il mondo fosse buono, ma non ha mai abbandonato la spe­ranza che si potesse rendere migliore. E questa condizione spirituale l’ha porta­ta a fare tante cose nella sua vita per aiutare le persone”.

Il Settore Solidarietà e Gemellaggi

Accompagnare le famiglie in difficoltà con aiuti materiali e amicizia, in un percorso inclusivo finalizzato ad uscire dalle condizioni di povertà. E’ questo l’operato del vincenziano che, in Italia ed in tutto il mondo, affianca chi è più debole. Ed un settore di eccellenza della Società di San Vincenzo De Paoli è proprio quello delle adozioni a distanza.

Lo staff opera in oltre settanta Paesi di Africa, Asia, America Latina, offrendo la possibilità a oltre 4500 bambini e ragazzi di andare a scuola con la prospettiva di un futuro meno difficile. L’intervento però non si ferma al solo sostegno scolastico del bambino, ma viene esteso a tutta la famiglia, che viene seguita ed accompagnata con tutti gli  strumenti necessari ad uscire dalla situazione di emergenza.

L’adottato può essere un neonato che è stato abbandonato sulle strade del Bangladesh, o lasciato per le vie di una delle grandi metropoli dell’America Latina. Può essere un bimbo cieco, o sordomuto, o paralitico, od anche un vivace bambino che corre su una strada piena di sassi, con tanto vuoto nel cuore da riempire con un po’ d’amore. Il più delle volte l’adottato è un bambino “normale” con mamma, papà, fratelli e sorelle. Un bimbo che non solo non può pagarsi gli  studi, ma non può neppure acquistare i vestiti e le scarpe che gli servirebbero per andare a scuola. 

L’adozione è un aiuto che si offre “da lontano” a chi è povero, privo di tutto. La San Vincenzo opera in loco con volontari propri ed in rete con altre realtà caritative. Per chi dona vedere in fotografia il sorriso di un bambino che impara a leggere e a scrivere, che mangia un po’ di riso, che beve l’acqua fresca e gioca felice, è il grazie più bello che si possa ricevere.

Alessandro Ginotta
Ufficio Stampa
Società di San Vincenzo De Paoli

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