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Vorresti conoscere la ricetta dei miracoli?

Quanta forza c'è nelle fede?

Vuoi scoprire la ricetta di un miracolo?
Te la svelo subito: è una lista di ingredienti che possono cambiare tutto. Non perdere tempo, continua a leggere!

Il mio in(solito) commento a:
Oggi abbiamo visto cose prodigiose (Luca 5,17-26)

Immagina la scena: un gruppo di uomini determinati, pronti a tutto per aiutare un amico paralizzato. Non si fermano davanti a nulla: salgono sul tetto di una casa, praticano un foro e, con lunghe corde, calano la barella fin davanti ai piedi di Gesù. Tenacia, coraggio, amore, impertinenza e fede: tutto in un’unica azione! E se avessimo anche noi un po’ della loro fede?

Gli ingredienti di un miracolo

La fede è un mix unico:

  • Tenacia, come quella della vedova che insiste col giudice (Luca 18,1-8).
  • Amore per il prossimo, il cuore di ogni comandamento (Matteo 22,34-40).
  • Coraggio, lo slancio che Gesù ci chiede (Matteo 10,16-33).
  • Un pizzico di impertinenza, come chi bussa di notte per un aiuto (Luca 11,5-8).
  • Un granello di fiducia, minuscolo come un seme di senape (Luca 13,18-19).

Quando questi ingredienti si uniscono, possono toccare il cuore di Dio e spingerlo a fare l’impossibile. Dio, innamorato delle sue creature, può sovvertire le regole della natura per amore.

Ecco come accade il miracolo

  • L’insistenza di Maria trasforma l’acqua in vino (Giovanni 2,1-11).
  • L’amore per gli amici risveglia Lazzaro (Giovanni 11,1-44).
  • La fede di una donna la guarisce solo sfiorando il mantello di Cristo (Luca 8,43-48).
  • Una donna cananea, con un po’ di impertinenza, ottiene la guarigione della figlia (Matteo 15,21-28).
  • Un cieco, con la sua fede, ritrova la vista (Luca 18,35-43).

I miracoli non sono show di potenza, ma segni d’amore che si completano con la nostra fede. Gesù non agisce da solo: vuole che noi entriamo in questa danza divina, scegliendo il cambiamento e credendo nella sua potenza.

E tu, hai il coraggio di credere?

Credere significa lottare, insistere, attendere con fiducia. È dire a Dio: “Se vuoi, puoi guarirmi. Io credo!”. È avere pazienza nei tempi difficili, senza mollare mai.

Dio non impone nulla: “Vuoi quel miracolo? Allora credi in me”. E noi rispondiamo: “Credo, aiutami nella mia incredulità” (Marco 9,24). Perché “Tutto è possibile per chi crede” (Marco 9,23).

La fede apre le porte ai miracoli. E Dio, in quei momenti, ci presta la sua onnipotenza. Ed è lì che accade l’impossibile! #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Il Sacro Cuore di Gesù”, di Carl Dietrich, 1842, olio su tela, 84 x 68.7 cm, Collezione privata

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