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Quando il dubbio diventa luce

Quando il dubbio diventa luce

Hai mai pensato che la speranza possa nascere proprio dal dubbio? Sembra un paradosso, vero? Eppure è proprio così: il dubbio non è sempre il nemico della fede. A volte è la fessura attraverso la quale entra la luce

Il mio (in)solito commento a:
“Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” (Matteo 11,2-11)

Immagina la scena: Giovanni è in prigione. Le mura sono fredde, la luce arriva a malapena da una feritoia. L’uomo che aveva gridato nel deserto ora tace. Colui che aveva visto il cielo aprirsi sul Giordano, che aveva indicato Gesù alle folle come “l’Agnello di Dio”, adesso si interroga: “Sei davvero Tu?”

Ti stupisce? Anche a me, ogni volta. Perché Giovanni è il più grande dei profeti, eppure vacilla. Ma forse, proprio per questo, ci assomiglia.

Gesù non gli risponde con parole, ma con i fatti. Guarisce ciechi, libera indemoniati, ridona la vita. Poi manda a dire: “Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito”. È come se dicesse: “Non fidarti di quello che senti, ma di quello che vedi accadere. Guarda: il bene è all’opera. Dio è già qui.”

Questa è la carezza più tenera che Dio possa offrirci: non un rimprovero, ma una conferma fatta di gesti. Perché il dubbio non spaventa Dio. Lo accoglie. Lo trasforma in un luogo d’incontro.

Giovanni credeva in un Messia potente, in un Dio che spezza catene e abbatte i tiranni. Ma nel silenzio della cella scopre che Dio non agisce con la forza, ma con la mitezza. Non si impone, si propone.
Il Battista deve convertirsi una seconda volta: non più dai peccati, ma da un’idea sbagliata di Dio.

E non è forse ciò che succede anche a noi?
Quante volte immaginiamo un Dio che risolve tutto “con un colpo di scena”, e invece Lui ci accompagna passo dopo passo, dentro il dolore, dentro le nostre notti, fino alla soglia della speranza.

Il dubbio di Giovanni è lo stesso che abita i nostri cuori quando la vita non va come speravamo, quando ci sentiamo soli, quando ci sembra che Dio tardi troppo.
Ma proprio lì, dove la speranza sembra morire, Dio semina la sua risposta. Non con tuoni e lampi, ma con segni di vita: un gesto buono, un perdono inatteso, una luce che ricomincia a brillare dentro.

Vedi, amico mio, la fede non è certezza assoluta. È cammino. È fiducia che rinasce ogni giorno, anche dopo una notte di domande. Dio non ci giudica per i nostri dubbi: li usa per farci crescere, per insegnarci a guardare con occhi nuovi. Il dubbio non spegne la fede, la purifica.

E allora sì, la speranza può nascere dal dubbio. Perché proprio quando tutto sembra perduto, proprio lì, in quel frammento di silenzio e di paura, Dio ci sussurra:
“Non aspettare un altro. Sono Io. Sono già con te”.

#Santanotte

Il dipinto di oggi è: “Il Battesimo di Cristo”, di Luciano Borzone (Genova, 1590-1645), Olio su tela, 252,5 x 163 cm, Genova, Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco

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