• La Buona Parola - il blog di Alessandro Ginotta
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Quando Dio si mette al tuo fianco

Quando Dio si mette al tuo fianco

Ti sei mai chiesto quanto pesa davvero ciò che porti sulle spalle? Non parlo solo del lavoro, delle preoccupazioni o delle responsabilità quotidiane. Parlo di quel peso invisibile che ci accompagna dentro: le delusioni, i rimpianti, le parole non dette, le attese non mantenute. A volte è così pesante da farci rallentare il passo.

Il mio (in)solito commento a:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi» (Matteo 11,28-30)

Eppure, Gesù ci sorprende proprio qui, in mezzo alla fatica. Dice: “Venite a me…” — come se ci tendesse la mano, come se volesse alleggerirci il cuore. Ma poi aggiunge qualcosa che, a una prima lettura, sembra quasi contraddittorio: “Prendete il mio giogo sopra di voi”. Un giogo? Davvero? Non era meglio toglierlo del tutto?

La parola “giogo” ci spaventa. Evoca schiavitù, costrizione, obbligo. Ma, come spesso accade con Gesù, la chiave sta nel capovolgere il significato. Il “giogo” di cui parla non è una catena, ma un legame. È un’unione, una condivisione. In latino iugum significa “congiungere”. È la stessa radice di “coniugare”, la stessa di “coniuge”: due persone che camminano insieme, che si sostengono, che si dividono la fatica e la vita.

Allora immagina questo: non sei più da solo a tirare l’aratro della tua esistenza. Accanto a te c’è Gesù, aggiogato alla tua stessa storia. Il Suo passo si adatta al tuo, il Suo respiro accompagna il tuo sforzo. È lì, silenzioso e fedele, a condividere ogni tratto di strada, anche quando il terreno si fa duro o il cuore si fa pesante.

E quando credi di non farcela più, Lui si sposta un po’ più vicino, prende su di sé la parte più gravosa, e tu quasi non te ne accorgi. Ti senti solo più leggero, e magari pensi che sia un caso. Invece è Lui che ti sostiene, con la Sua forza che si fa tenerezza.

Gesù non ci impone nulla: ci propone un cammino a due. Ci invita a lasciarci affiancare, a smettere di lottare da soli. Ci insegna che la vera libertà non è camminare senza nessuno, ma camminare insieme a Chi ti ama senza condizioni.

Il Suo giogo è dolce, perché non costringe: abbraccia. Il Suo peso è leggero, perché lo porta con te. È un Dio che non resta lontano a osservare, ma scende nel solco della tua vita, si impolvera i piedi, si sporca le mani, e ti accompagna fin dove serve.

E così, scopri che non sei più tu a reggere il mondo, ma è il mondo ad essere sorretto da un Amore più grande.
Un Amore che trasforma la fatica in comunione, la solitudine in incontro, la stanchezza in riposo.

E allora sì, vieni anche tu. Appoggia il tuo cuore al Suo. Ti accorgerai che la vita pesa meno, quando la porti con Dio #Santanotte

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “Cristo Consolatore”, capolavoro del pittore danese Carl Heinrich Bloch, olio su tela, 1890, Cappella Frederiksborg Palace, Copenhagen

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