Vai al contenuto

Proviamo ad immaginare Dio?

Proviamo ad immaginare Dio?

Come possiamo immaginarci Dio? L’evangelista San Giovanni ci insegna che “Dio è amore” (1Giovanni 4,8). L’amore è l’essenza stessa di Dio. Ma com’è Dio? Noi sappiamo che Dio abita contemporaneamente in ogni luogo ed in ogni tempo. E’ onnipotente, sconfinato, illimitato. Per aiutare la nostra fantasia possiamo togliere un po’ di cose attorno che ci potrebbero confondere: eliminiamo tutto il resto, pensiamo solo a Lui. Portiamo indietro l’orologio… e andiamo con la fantasia all’istante immediatamente precedente la Creazione: c’è soltanto Dio e il nulla attorno a Lui.

Come lo vediamo? I nostri occhi imperfetti lo possono solo intuire, ma certo possiamo pensare che Dio, che è amore, già amasse. Ma chi e che cosa amava se ancora non esisteva nulla fuori di Dio? Noi sappiamo bene che Dio non è egoista. E allora proviamo a chiudere gli occhi e ad immaginare questo torrente impetuoso di amore che pulsa e si espande sempre di più, fino a fuoriuscire. Eccola, la Creazione spiegata con gli occhi dell’amore: L’amore, che è Dio stesso, doveva uscire per avere qualcuno da amare fuori di sé. E Dio creò il mondo. La Creazione è un’emanazione dell’amore di Dio. Un sentimento talmente forte che si concretizza e si materializza. Tutto si muove grazie a questo amore. Il nostro cuore pulsa per l’amore di Dio, il sole sorge per l’amore di Dio… la natura sboccia rigogliosa per l’amore di Dio. Il grano che cresce nei campi, la rondine che si alza in cielo, un bambino che nasce… tutto è espressione di quell’incontenibile sentimento che è il suo amore! 

Questo sentimento, che scorre costantemente come un flusso che parte da Dio e raggiunge il mondo,  raggiunge ogni essere vivente con una carezza. Ma non fermiamoci qui: gli uomini sono cresciuti e si sono moltiplicati, la storia è andata avanti. Ed anche l’amore di Dio ha continuato a crescere. Serviva un altro modo per consentire a Dio di mostrarci il suo incontenibile sentimento. E così l’amore è di nuovo fuoriuscito da Dio, e si è fatto uomo:

Gesù, Figlio di Dio, l’amore di Dio che si fa Carne, per essere ancora più vicino alle sue creature. Per vivere insieme a loro. Cristo è sceso sulla terra per camminare con noi. Per soffrire accanto a noi. Per guarirci. Per salvarci. Per caricarsi sulle sue spalle i nostri peccati, dal più piccolo al più terribile, fino al peggiore di tutti i tempi: la sua stessa messa a morte. 

Su questa immagine dell’Amore-Carne-Dio-con-noi, riapriamo gli occhi e torniamo al nostro tempo. Ma non dimentichiamo di sentirlo vicino, perché ancora oggi, Dio è con noi e condivide le nostre sofferenze ed anche le nostre gioie. Guardiamo meglio: eccolo prendere per mano noi peccatori, risollevarci e rimetterci in piedi. Eccolo perdonare i nostri errori. Darci una nuova occasione. Ecco Gesù!

#Santanotte amici. Dio, che è amore, riempia sempre il vostro cuore e vi indichi sempre il cammino che porta verso il bene. Dio vi benedica! 🙂 🙂 🙂

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è: “la visione di San Alonso Rodríguez”, opera del maestro Francisco de Zurbarán, 1630, olio su tela, 262x162cm, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Madrid

Sostieni labuonaparola.it


Se ti piace questo blog sostienilo. La tua donazione mi aiuterà a continuare a creare contenuti di qualità.

Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza. Grazie per il tuo sostegno!


Scopri di più da La buona Parola

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Scopri di più da La buona Parola

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere