Accanto al Cuore di Gesù troviamo quello di Maria. Pensa ai battiti di questo incredibile cuore. Immagina il momento in cui l’Angelo apparve alla Vergine Maria, annunciando la sua prossima maternità. Quali balzi deve aver fatto quel povero cuore! Come un tamburo in un crescendo, il suo cuore batteva all’impazzata, travolto da una rivelazione tanto sacra quanto sconvolgente.
Il mio decisamente in(solito) commento a:
Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo (Luca 2,41-51)
Nei nove mesi in cui portò in grembo il Figlio di Dio, il suo cuore era un mare in tempesta e un’oasi di pace al tempo stesso. Ogni battito era intriso di una gioia inimmaginabile, di un amore così profondo da toccare l’eterno. Quali incredibili e sorprendenti sensazioni dovevano attraversarla, come onde di un oceano infinito!
La fuga in un Paese straniero, l’ansia della protezione, e il rocambolesco smarrimento e ritrovamento del Bimbo nel Tempio. Il cuore di Maria batteva freneticamente, una danza di paura e sollievo, un valzer di speranza e disperazione.
A Cana, il cuore di Maria palpitava con fervore, testimone del primo miracolo di suo Figlio. Ogni battito era un inno di fede, un’ode all’onnipotenza divina. E ancora, durante i miracoli più incredibili, il suo cuore si espandeva in un crescendo di meraviglia e gratitudine.
Poi venne la cattura, il processo, e la terribile agonia ai piedi della croce. Come galoppava il Cuore di Maria! Ogni battito era una frustata di dolore, un urlo silenzioso che risuonava nell’eternità. Come ha fatto a non spezzarsi? Quale forza divina la sosteneva in quei momenti di straziante sofferenza?
Pensa al Sepolcro. Un cuore in attesa, sospeso tra la desolazione e la speranza. E poi, l’incredibile mistero della Risurrezione. Ogni apparizione del Risorto era come un lampo di gioia, un battito di ali angeliche nel suo cuore.
Alla Pentecoste, il cuore di Maria si infiammava, pulsando con l’ardore dello Spirito Santo. E all’Ascensione, il suo cuore si sollevava, librandosi verso i cieli in un’estasi di amore e fede.
Il Cuore di Maria, un battito incessante di devozione, coraggio e amore, rimane un simbolo eterno di speranza e forza per l’umanità.
Quel cuore che pulsa per Cristo, pulsa anche per te, mia cara lettrice, mio caro lettore, che stai scorrendo queste righe. In questo stesso istante, il Cuore Immacolato di Maria batte d’amore per te. Ogni battito è un sussurro di gioia ad ogni guizzo della tua anima. Batte di disperazione ogni volta che cadi, ma si riempie di sollievo ogni volta che ti rialzi.
La Vergine Maria è qui, accanto a te, pronta a intervenire come ogni mamma attenta ai battiti del tuo cuore, al ritmo del tuo respiro. Si preoccupa per te, si sforza di fare in modo che tu stia sempre bene e al sicuro. È un cuore di mamma che non può tollerare la distanza dai propri figli. Per questo, Maria ti è vicina, costantemente.
Sempre presente nelle tue preghiere, sempre presente nella tua vita. Maria è protagonista di centinaia di apparizioni in ogni parte del mondo. Nel 1830, l’Immacolata apparve a Parigi, nella cappella di Rue du Bac, a santa Caterina Labouré, una novizia delle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli (apparizioni della Medaglia Miracolosa). Più tardi, ben quattro anni dopo la proclamazione del dogma per opera di Pio IX, l’Immacolata apparve a Lourdes, a santa Bernadette. Era il 1858. Nel 1917 a Fatima. E così via, in una serie interminabili di istanti in cui Maria squarcia il velo tra noi e Dio e si rende partecipe di eventi per riavvicinarci al Padre, al Creatore, al Figlio, al Salvatore, allo Spirito Santo, all’incontenibile amore.
E allora, anche noi, oggi, rivolgiamoci a questa donna beata, Vergine e Santa, che ci ha permesso di incontrare Gesù e che a Lui ci ricondurrà: “E un grande segno apparve nel cielo: una donna rivestita di sole; la luna stava sotto i suoi piedi; e intorno al suo capo una corona di dodici stelle” (Apocalisse 12,1). Preghiamo questa donna di luce di aiutarci, di portare un po’ della sua luce in questi mesi bui. Le chiediamo di prestarci un po’ del suo coraggio per affrontare pandemia e crisi. Le chiediamo un po’ delle sue grazie per rasserenare i nostri cuori. Le chiediamo un po’ della sua saggezza per comprendere quali passi intraprendere e quando farli. Le chiediamo un po’ della sua fede per rinvigorire la nostra.
In ogni momento di difficoltà, ricordiamo che il Cuore Immacolato di Maria è un faro d’amore che ci guida e ci sostiene, infondendo in noi la forza necessaria per affrontare ogni sfida.
Affidiamoci a Maria perché, come pregava san Bernardo di Chiaravalle, non si è mai udito che alcuno sia ricorso alla sua protezione, abbia implorato il suo aiuto, abbia chiesto il suo soccorso, e sia stato abbandonato. Animati da tale fiducia, a te ricorriamo, o Madre Vergine delle vergini; a te veniamo, dinanzi a te ci prostriamo, peccatori pentiti. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le nostre preghiere, ma ascoltaci benevola ed esaudiscici. #Santanotte
Alessandro Ginotta
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