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Come si può incarnare il Vangelo?

Come si può incarnare il Vangelo?

Sì, cari amici Gesù ha bisogno di persone sincere che, con la propria vita, diano il buon esempio. Dobbiamo diventare noi stessi pagine viventi di Vangelo!

Il mio in(solito) commento a:
Lasciarono tutto e lo seguirono (Lc 5,1-11)

Ma non viene forse voglia anche a noi, che leggiamo questa pagina di Marco, di metterci a camminare insieme al gruppo di persone che segue Gesù? Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni…

Sì, perché Gesù è così: sembra arrivare “quasi per caso” nelle nostre vite. Ad un certo punto in cui noi forse neppure pensiamo a Lui. Egli entra di sorpresa ma non si impone. Non sgomita perché gli venga aperta la porta: «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Apocalisse 3,20).

E, se gli apriremo, questo incontro ci trasformerà completamente la vita! Perché non ci vuole tempo per convertirci. Basta la volontà. Un istante. Spesso è sufficiente che Gesù incroci i nostri occhi, per farci cambiare, all’improvviso. E, quando succede, noi non “cambiamo” solo un po’! Oh no! Quella che avviene per opera di Gesù si chiama “conversione”: un mutamento radicale, netto, deciso, forte, immediato. La conversione ci porta forze nuove per affrontare i nostri problemi. Luce nuova nei nostri occhi per vedere le cose da un’altra prospettiva. Voglia nuova di fare, di agire, di mettersi in discussione, di adoperarsi per qualcosa di utile e importante. E nuova vita. Sì, la vita intensa. La vita vera. Quella che si assapora un battito dopo l’altro, con pienezza, con gioia, con determinazione, con soddisfazione.

Ricordate, cari amici, che talvolta ricorro alla similitudine della fiammella che arde nel nostro cuore? Ebbene, quello è il fuoco della nostra anima. Una scintilla che Dio stesso ha posto in noi, e che ci accompagna per tutta la vita. Se, lungo il nostro cammino, incroceremo i passi di Gesù, allora la fiammella non resterà più lì a languire, ma si trasformerà in un fuoco dirompente, capace di incendiare la nostra anima e trasmettere il calore anche a quelle di chi ci sta accanto.

E il coraggio? Quello di lasciare tutto e seguire Gesù: “E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono” (v. 11). Il Signore ci chiede di avere il coraggio di credere, anche quando tutto sembrerebbe volerci scoraggiare. Sì perché chi ha il coraggio di abbandonarsi alla sua Parola e gettare le reti, trasformerà la propria vita e ne farà un capolavoro!

Davvero Gesù ha bisogno di noi: dobbiamo diventare noi stessi pagine viventi di Vangelo! Perché Gesù ha bisogno di persone sincere che, con la propria vita, diano il buon esempio. Persone assolutamente normali che conducono esistenze normali, ma che nella loro quotidianità esprimano quei valori, quel modo di agire, quel modo di comportarsi, che Gesù ci ha sempre insegnato. Ecco che proprio uno studente, un operaio, un fornaio, un medico… sì, proprio ciascuno di noi, si può trasformare in una magnifica pagina vivente di Vangelo!

Oh Gesù, Tu che convertisti Zaccheo, Tu che salvasti il buon ladrone, Tu che salvasti la peccatrice, entra nei nostri cuori, trasformaci, rendici più forti, dacci la capacità di cambiare. Basta un Tuo sguardo, se Tu vuoi. Noi crediamo, aumenta la nostra fede!

#Santanotte amici, Le vostre braccia diventino come quelle di Gesù: aperte per abbracciare chi ci sta accanto, per accogliere chi si sente solo e per aiutare chi ha bisogno. Le vostre gambe diventino come quelle di Gesù, capaci di camminare lontano per raggiungere chiunque senta la mancanza di Dio. Le vostre bocche diventino come quelle di Gesù: capaci di portare sempre parole di speranza e di Verità!

Alessandro Ginotta

Come si può incarnare il Vangelo?
Il dipinto di oggi è: “Cristo e San Pietro sul Mare di Galilea”, di Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino, 1585, olio su tela, Harvard Art Museums

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