Un incisivo che manca: un vuoto che non si può nascondere. Con i denti non curati non solo è difficile mangiare, ma anche socializzare, o presentarsi ad un colloquio di lavoro. In Italia l’ortodonzia pubblica copre soltanto il 5% della spesa per le cure dentali; il restante 95% è interamente a carico dei privati. E spesso chi si trova in difficoltà economica non ha la possibilità di accedere alle cure e neppure alle visite necessarie.
Per questa ragione è nato il Progetto Sorridi, promosso dal Consiglio Centrale di Biella delle Conferenze di San Vincenzo, in collaborazione con i Gruppi di Volontariato Vincenziano e con il Centro di Aiuto alla Vita onlus. Un pool di medici ed igienisti, che grazie alla collaborazione di due laboratori odontotecnici e di due fornitori, potrà offrire assistenza alle persone disagiate.
“Per il momento – dichiara Alberto Mello Teggia, volontario della Società di San Vincenzo De Paoli e coordinatore del progetto Sorridi – sono 160 le persone interessate a questo servizio, ma non è escluso che il loro numero possa salire ancora”. Ogni professionista ha dato la disponibilità di mezza giornata la settimana. Gli stessi volontari vincenziani cureranno la parte amministrativa ed organizzeranno il servizio di segreteria. Le ditte fornitrici, dal canto loro, forniranno il materiale a prezzo di costo o comunque a condizioni estremamente agevolate. Ai pazienti invece verrà richiesto di versare un minimo contributo, in base alle proprie disponibilità.
Il progetto, finanziato dagli stessi soggetti promotori e dalla Banca Simetica, parte con una prima dotazione di 18.000 euro: “Ci auguriamo – ha concluso Teggia – che quando saranno terminati i soldi, si sarà potuta attivare sul territorio una rete che ci consentirà di proseguire l’attività e di ampliare il bacino di utenza”.
Puoi aiutare anche tu questa bellissima iniziativa:
A te non costa nulla, ma vale tantissimo
Oggi puoi destinare il 5×1000 al Consiglio Centrale di Biella della Società di San Vincenzo De Paoli
Quando compili il modulo 730, il CUD oppure il modello unico, ricordati di mettere la tua firma e il nostro codice fiscale: 90040880024 nel riquadro dedicato a “Scelta per la destinazione del 5×1000 dell’IRPEF”, nella sezione “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”:
Anche se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi o presenti un documento diverso dal 730, puoi comunque donare il tuo 5×1000:
- compila la scheda fornita insieme al CUD dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, firmando nel riquadro “Sostegno del volontariato…” e indicando il codice fiscale: 90040880024;
inserisci la scheda in una busta chiusa; - scrivi sulla busta “Scelta per la destinazione del cinque per mille IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale;
- consegnala a un ufficio postale, a uno sportello bancario o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti…).
Alessandro Ginotta
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