
Il coraggio di non dover dimostrare nulla a nessuno
Nel mondo di oggi, dove tutti vogliono essere protagonisti e apparire ad ogni costo, quello che sto per dirti non sarà certo accolto a braccia aperte. Ma se ci pensi bene, qui c’è nascosta la ricetta per una vita felice… senza l’ansia di dover essere sempre al centro dell’attenzione
Il mio in(solito) commento a:
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato (Luca 14,1.7-14)
Chiudi gli occhi un attimo e immagina. Sei stato invitato a un banchetto importante. La sala è illuminata da centinaia di lampade a olio: il profumo del pane caldo si mescola a quello delle spezie, le stoviglie brillano, e tutti cercano di sistemarsi ai posti migliori. C’è chi si siede vicino al padrone di casa, chi sgomita per farsi notare, chi getta occhiate per capire se è “al livello giusto”. E tu sei lì, in piedi, con in mano la tua coppa, un po’ incerto su dove andare.
Fai un respiro profondo. Poi decidi di sederti in fondo, lontano dalla scena, in silenzio. Nessuno sembra notarti. Ti siedi, osservi. E allora accade qualcosa di inaspettato: il padrone di casa ti vede. Ti sorride. Si alza e, davanti a tutti, ti invita: “Amico, vieni più su!”. Tutti gli sguardi si girano verso di te. Ti alzi, percorri lentamente la sala, senti il brusio che si placa. Non sei stato tu a reclamare quel posto: è stato lui a chiamarti. E questo cambia tutto.
Gesù ci racconta questa scena per svelarci un segreto: “Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato” (Lc 14,1.7-14). L’umiltà non è farsi piccoli per finta, non è autocommiserarsi. È fidarsi. È sapere che il tuo valore non dipende dai posti che occupi o dalle lodi che ricevi, ma dal fatto che sei amato. Sempre. Da Dio.
Siamo sinceri: quante volte ci affanniamo per essere i primi? Per farci notare, per avere il riconoscimento che crediamo di meritare? Eppure, quanta pace c’è nel fare un passo indietro, nel lasciare che sia il Signore a scegliere il nostro posto. Lui non si sbaglia mai.
L’umiltà è forza silenziosa: è libertà. È il coraggio di non dover dimostrare nulla a nessuno, perché sai che il tuo valore è scolpito negli occhi di Dio. Ed è in quell’ultimo posto che scopri una cosa straordinaria: non sei solo. Lì Gesù si inginocchia ai tuoi piedi, come ha fatto con i suoi discepoli, e lava via la tua stanchezza. Lì, nella tua piccolezza, ti prende per mano e ti conduce più in alto di quanto avresti mai osato sperare.
Ricorda che Dio ha sconvolto ogni ordine con le beatitudini, dove felice è l’ultimo, lo scartato, il diseredato. Se lo lasci entrare nel cuore, rinunciando ad ogni resistenza ed abbandonandoti a Lui, Dio ti prende, con tutte le tue difficoltà ed i tuoi problemi, e ti trasforma in un successo. Perché:
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Così oggi, non aver paura di sederti in fondo. Non temere di restare nell’ombra. Perché è lì che Dio ti vede. È lì che Lui ti chiama per nome e ti rialza, trasformando il tuo posto nascosto nel posto d’onore, nel luogo dove il cuore trova pace e gioia vera #Santanotte
Alessandro Ginotta

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