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I mercanti nel cuore: la storia di un Dio che non si arrende a perderti

I mercanti nel cuore: la storia di un Dio che non si arrende a perderti

Lascia che ti accompagni dentro un’immagine semplice, ma potentissima. Torni a casa dopo una lunga giornata. Apri la porta. E ti accorgi che qualcosa non va. Gli spazi sono vuoti, gli oggetti più cari spariti. Il silenzio pesa più del buio. Non è solo un furto: è un’invasione dell’anima. Fa male persino immaginarlo, vero? Quel senso di violazione, quel nodo alla gola che ti dice: “Qualcuno ha toccato ciò che amo”. Ora prova a entrare in un’altra casa: quella di Dio. E immagina il suo volto quando si accorge che la cosa che ama più di tutto al mondo… non c’è più. E quella cosa… sei tu.

Il mio decisamente in(solito) commento a:
Parlava del tempio del suo corpo (Giovanni 2, 13-22)

Quando tu ti allontani, quando ti convinci che puoi vivere senza di Lui, quando lasci che la vita ti porti lontano dal suo abbraccio, Dio prova lo stesso dolore che proveresti tu davanti a una casa violata.
Solo che, al posto degli oggetti, scompare ciò che per Lui è unico al mondo: il tuo cuore.

Dio ti ama come nessun altro ti amerà mai. Un amore che non vacilla, non si stanca, non si difende. Un amore che non ha paura delle tue cadute. E per quanto tu possa smarrirti, anche nel punto più profondo del buio, Lui rimane disposto a correre fino a te, senza chiederti nulla in cambio. Ma c’è un “ma”.

Sei tu, solo tu, a decidere se farlo entrare. Sei tu, solo tu, a scegliere se spalancare quella porta o sbatterla in faccia a chi ti ama più della tua stessa vita. E allora succede qualcosa di terribile, ma inevitabile. Quando gli chiudi la porta, quella casa che è la tua anima si svuota. E, come accade nei posti abbandonati, entra di tutto: invidia, rabbia, orgoglio, giudizio, avidità, rancore… i mercanti del tempio!

Sempre pronti a rubarti la pace, a svendere ciò che sei, a convincerti che vali solo quando produci, vinci o brilli. E noi, spesso senza accorgercene, rendiamo il nostro cuore un mercato caotico, dove il superfluo urla e l’essenziale tace.

Ecco perché Gesù entra nel tempio e “fa pulizia”. Non è un gesto d’ira. È un gesto d’amore. È Lui che ti dice: “Tu non sei un mercato. Sei una casa. La Mia casa”.

E allora prova a pensarci: quante volte hai sentito la tua vita come un caos che ti sovrasta? Quante volte hai percepito un’ombra dentro di te, una stanchezza che non sai spiegare, un’inquietudine che bussa proprio quando tutto sembra andare bene?

Forse è perché il tempio del tuo cuore è pieno di rumori. Ma Lui c’è. Sempre. Anche quando tu non ci credi più. Anche quando ti senti lontano anni luce. Anche quando pensi di essere stato “rubato” dai tuoi stessi errori.

La verità, quella vera, è semplice e spalanca il cielo: non importa quanto ti sei allontanato, Dio non ti ha mai perso di vista. E tu non sei mai davvero irrecuperabile.

Oggi, proprio oggi, Gesù vuole entrare nel tempio della tua anima. Vuole rovesciare i tavoli dei tuoi pesi, cacciare i mercanti che ti rubano la serenità, rimettere ordine dove tutto sembra confuso.

Non per punirti. Per restituirti a te stesso. Perché tu, nel cuore di Dio, non sei un problema da risolvere.
Sei una meraviglia da ritrovare. E la porta per tornare a Lui è sempre aperta. Anche adesso. Proprio adesso! #Santanotte

Alessandro Ginotta

I mercanti nel cuore: la storia di un Dio che non si arrende a perderti
L’illustrazione di oggi è: “Gesù scaccia i mercanti dal tempio”, icona ortodossa

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