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Società di San Vincenzo De Paoli: ad Asti il pranzo dell’amicizia

Persone in difficoltà e volontari a tavola insieme insieme per trascorrere una giornata “in famiglia”.

Trovarsi insieme a tavola e scambiare un sorriso, condividere un racconto davanti ad un buon piatto. Un menù con antipasti, primi, secondi e dolci. Potrebbe sembrare una cosa normale, ma non è detto che sia così. Sì, perché anche se non li vediamo, o non sempre li vogliamo vedere, tra le nostre strade e nelle nostre città ci sono persone senza fissa dimora, famiglie in difficoltà, giovani senza lavoro, anziani che vivono al di sotto della soglia di povertà… per alcuni di loro non sempre è facile riuscire a permettersi un pasto regolare.

Ma non è soltanto la quantità o la qualità del cibo a rendere speciale una giornata, ma anche la possibilità di sentirsi accolti come in famiglia. Ed è proprio questa l’atmosfera che si respirava al “Pranzo dell’amicizia” organizzato lo scorso 22 gennaio dal Consiglio Centrale di Asti della Società di San Vincenzo De Paoli presso la Parrocchia don Bosco: all’evento hanno partecipato quarantacinque persone in difficoltà insieme a venti volontari.

“Ad allestire la sala ed a servire ai tavoli – ha raccontato Annamaria Bertello, Presidente dell’Acc di Asti –  c’erano undici ragazze dell’Augusto Monti, istituto che aderisce al nostro progetto  scuola / alternanza lavoro”. Dopo la Santa Messa si sono uniti al pranzo anche il direttore della Casa Salesiana don Roberto Gorgerino ed il parroco don Carlo Picottino.

Una giornata che ha fatto crescere tutti. Sì, perchè è dal povero che si impara la gioia delle piccole cose, il coraggio che può dare un sorriso o un moto d’affetto, la capacità di guardare al futuro con speranza e dignità, anche in mezzo alle più pesanti ingiustizie subite. E’ nel rapporto con il povero che si impara che la vera solidarietà è la condivisione di uno sguardo, di un gesto, di un abbraccio.

Società di San Vincenzo De Paoli: ad Asti il pranzo dell’amicizia


Mai come in questa occasione è stato così azzeccato lo slogan: “dare una mano colora la vita” tante mani con le dita colorate, ogni dito una persona diversa, ma unita agli altri da un gioioso proposito: dare una mano a chi ne ha bisogno.

Alessandro Ginotta

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