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Sai qual’è il segreto per vedere Gesù?

Il dipinto di oggi è “Lasciate che i bambini vengano a me”, del pittore francese Antoine Ansiaux, 1820, olio su tela, Museo del Castello di Versailles.

+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,25-27)

In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo»..

Parola del Signore

Gv 12,44-50

Il Vangelo è così: il povero si scopre ricco, il disperato pieno di speranza, il peccatore trova l’amore di Dio e si converte… solo chi si professa ateo, o agnostico senza neppure aver mai letto un rigo dei Vangeli (e ahimè… ce ne sono tanti…) non troverà la pace. Non può avere pace l’anima senza Dio. Ma chi si affida a Gesù, chi consegna nelle Sue mani i problemi, le preoccupazioni riceverà sollievo e consolazione.

Anche quando la nostra preghiera non può venire esaudita così come la formuliamo, il Signore ci è vicino e ci assiste per un’altra via. Qualche volta noi ci ostiniamo a chiedere male: “chiedete e non ottenete perché chiedete male” (Giacomo 4,3) come scrive l’apostolo Giacomo nella sua lettera: “Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete” (Giacomo 4,2). Ma se la preghiera è genuina, fatta con il cuore, Dio la esaudisce sempre: “Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia” (Giacomo 4,6).

Papa Francesco ci insegna che Serve…coraggio nella preghiera: una preghiera che non sia coraggiosa non è una vera preghiera. Il coraggio di avere fiducia che il Signore ci ascolti, il coraggio di bussare alla porta…Il Signore lo dice: “Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto” (Lc 11,9-10). Ma bisogna chiedere, cercare e bussare.

La preghiera è una domanda al Signore e, anche se siamo certi che Lui ci risponderà, non sappiamo il quando e il come. Ma questo non ci deve far dubitare del suo intervento, anzi dobbiamo essere insistenti come il cieco di Gerico (Mc 10,46-52), perché Cristo stesso ci ha insegnato a pregare come l’amico fastidioso che mendica del cibo a mezzanotte (Lc 11,5-8), o come la vedova col giudice corrotto (Lc 18,1-8).

Leggere il Vangelo ci trasforma. Mentre leggiamo, a poco a poco, ci avviciniamo a Gesù: impariamo a pensare come Lui, ci accorgiamo di come Lui ci ama, ci accoglie, ci abbraccia…

L’incontro con Dio nella preghiera, attraverso la lettura della Bibbia o del Vangelo ci aiuterà a conoscere meglio il Signore e noi stessi. Come accadde ai discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,13-35), la Parola di Gesù farà ardere i nostri cuori ed i nostri occhi si apriranno per riconoscere la Sua presenza nella nostra vita.

Ma per entrare veramente in sintonia con Gesù dobbiamo farci piccoli. Dobbiamo anzitutto rinunciare al nostro orgoglio, alla nostra saccenza, alla presunzione di avere tutte le risposte che ci porta, qualche volta, perfino ad insegnare a Gesù in che modo rispondere alla nostra preghiera: “Perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (v. 25).

Sì, dobbiamo farci piccoli, umili. Scrive San Paolo: “Non ci sono tra voi molti sapienti, né molti potenti, né molti nobili. Ma ciò che nel mondo è stolto, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; ciò che nel mondo è debole, Dio lo ha scelto per confondere i forti; ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato, e ciò che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa vantarsi davanti a Dio” (1Cor 1,26-29).

Dunque dobbiamo essere puri di cuore, come i bambini e non servono ragionamenti complicati. Basta credere che Gesù è il Figlio di Dio. Che Gesù è Dio: “Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo” (v. 27). Perchè Gesù è Dio: “Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv 10,30) e “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Gv 14,9).

Il segreto per vedere Gesù è farsi piccoli come i bambini. Non importa se siamo “cresciuti”, il segreto è avere il cuore puro come il loro. Mi piace concludere, cari amici, con le parole di Sant’Agostino, che oggi più che mai, faccio mie e vi chiedo di fare anche un po’ vostre: “Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Sì, perché tu eri dentro di me ed io fuori: lì ti cercavo. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, respirai ed ora anelo verso di te; ti gustai ed ora ho fame e sete di te; mi toccasti, e arsi dal desiderio della tua pace.” (Confessioni X, 27.38).

Questa notte, Gesù, Ti affido tutti i miei amici e le persone che conosco!
Possa la voce dello Spirito Santo “sfondare” la nostra sordità. Possa lo splendore di Dio dissipare la nostra cecità. Dio vi benedica amici cari, abbiate fame e sete di Lui. 

#Santanotte amici miei! 🙂 🙂 🙂

Il dipinto di oggi è “Lasciate che i bambini vengano a me”, del pittore francese Antoine Ansiaux, 1820, olio su tela, Museo del Castello di Versailles.
Il dipinto di oggi è “Lasciate che i bambini vengano a me”, del pittore francese Antoine Ansiaux, 1820, olio su tela, Museo del Castello di Versailles.

Alessandro Ginotta

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